Tramite una lettera pervenuta alla nostra redazione, i biologi progetto TAT (Tamponi a Tappeto) reclutati dall’ASP di Messina all’incirca 15 mesi fa per fronteggiare l’emergenza pandemica, hanno voluto mettere in risalto l’ingiusto trattamento subito da parte dell’ASP di competenza.
Secondo i biologi la condotta dell’ASP nei loro riguardi è stata iniqua. Dopo che l’assessore Razza aveva dato il via alla disposizione di una proroga per gli operatori impegnati nella pandemia, secondo quando disposto dalla Legge di Bilancio, i biologi avrebbero dovuto ricevere la proroga del contratto in scadenza al 31 marzo 2022. Così però non è avvenuto e i biologi, in forza all’ASP da 15 mesi, sono stati sostituiti da altri turnisti, creando ovvio disagio in coloro che avevano affrontato nelle Usca zonali e nelle altre strutture ad hoc, i mesi più difficili di questa pandemia.
Di seguito la lettera integrale.
“Sono il dott. X, uno dei tanti biologi TAT (Tamponi A Tappeto) reclutati dall’ASP di Messina che, da 15 mesi, fronteggiano la Pandemia nelle strutture ad hoc (Ex Gasometro, Giostra, PalaRescifina, centro screening Milazzo e UU.SS.CC.AA. dislocate sul territorio provinciale).
L’Atto di indirizzo dell’Assessore alla Sanità alla Regione Siciliana, in armonia a quanto disposto dalla Legge di Bilancio per l’Anno 2022, aveva fortemente raccomandato alle varie AA.SS.PP. siciliane, considerata la necessità di mantenere i presidi pur se cessato lo stato di emergenza di prorogare i contratti già in essere.
In integrazione ai biologi TAT, a fine Gennaio sono stati affiancati altri 51 biologi in attuazione di un Protocollo di Intesa alla Sanità e l’Ordine Nazionale dei Biologi in considerazione della recrudescenza della pandemia che aveva portato ad un aumento dei casi a cavallo delle festività natalizie. Il compenso dei nuovi biologi è stato fissato in euro 150 per turno (25 Euro/ora) mentre, il compenso dei biologi TAT, era pari ad euro 200 per turno.
Sin da subito, noi biologi TAT ci siamo dichiarati disponibili ad aver diminuito il nostro compenso per equipararlo a quello dei “nuovi arrivati”.
L’ASP di Messina, incurante di ciò, dopo aver fatto in modo che noi addestrassimo, mediante turni misti, i nuovi professionisti ci ha collocato come riserve, modificando in maniera unilaterale ed arbitraria il nostro contratto.
La conseguenza di tale scelta è culminata nella Delibera, che allego, pubblicata in data odierna che mette fuori definitivamente i biologi TAT e proroga gli incarichi ai professionisti incaricati ad !”integrazione”.
Il paradosso è che chi ha operato per 15 mesi, inizialmente è divenuto riserva dei colleghi che sono diventati titolari dopo aver svolto attività per meno di un mese, ed ora, le professionalità prorogate (che dovevano essere quelle che erano state sul campo per almeno sei mesi durante la pandemia) sono soltanto quelle dei nuovi incarichi, e noi siamo stati messi totalmente fuori.
TALE CONDOTTA DELL’ASP E’ VERGOGNOSA.
Se necessitate di ulteriori chiarimenti e/o documentazione son a disposizione.
Fiducioso che la Vostra emittente, dia il giusto risalto al trattamento ingiusto che ci è stato riservato, per logiche che sono totalmente estranee ai principi quali la valorizzazione delle professionalità e l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione.”