giovedì, Marzo 28, 2024

Finito l’incubo di Giovanni Bruno, il siciliano è tornato a casa con la moglie e la figlia di 22 mesi

Giovanni Bruno insieme alla moglie, appena atterrati all'Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo
Giovanni Bruno insieme alla moglie, appena atterrati all'Aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo

È finalmente finito l’incubo di Giovanni Bruno, 35enne marittimo di Pozzallo, città della provincia di Ragusa, per la moglie Arina e la loro piccola figlia di 22 mesi.

Ieri alle 23.58 sono atterrati all’aeroporto di Palermo con un volo Ryanair proveniente da Bucarest, dopo essere riusciti a passare la frontiera ed uscire dall’Ucraina.

Un viaggio lunghissimo ed estenuante che da Kherson li ha portati fino ad Odessa, grazie al suocero che li ha accompagnati in macchina. Proprio per andare a far visita ai genitori della moglie la famiglia Bruno si era recata in Ucraina il 20 febbraio, quattro giorni prima che Putin attaccasse il Paese, rimanendo bloccata a Kherson, città al nord della Crimea, località strategica, tra le prime a essere occupate dai soldati russi.

Ad Odessa la famiglia Bruno ha incontrato il giornalista di Radio Rai Simone Zazzera, sul posto per raccontare il fronte di guerra, che si è offerto di accompagnarli a Palanca, luogo tra l’Ucraina e la Moldavia, dove poi la famiglia Bruno ha continuato in bus fino ad Husi, in Romania. Ed eccoli finalmente in Italia, stanchi e provati.

Fuggiti da un luogo di morte e distruzione, dove hanno lasciato i genitori della moglie. Stringono in mano i fiori, fatti trovare dal sindaco di Pozzallo. La moglie di Bruno non trattiene le lacrime, il suo pensiero è ai genitori.

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