mercoledì, Dicembre 11, 2024

Comitato “Aretè” di Patti: “Se non ci darete risposte, ci rivolgeremo alla magistratura!”

ospedale-patti

Se non riceveremo ancora nulla da parte vostra sulle indagini della commissione ispettiva sulle presunte criticità del reparto di cardiologia ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica di Patti. Così il presidente del comitato “Aretè” di Patti Carmelina Lipari, dopo che l’Asp non ha dato riscontro alla richiesta di notizie del 25 febbraio scorso.

Il presidente Lipari ha scritto nuovamente al direttore generale dell’Asp Bernardo Alagna per rinnovare e sollecitare anche l’accesso agli atti su quanto svolto dalla commissione ispettiva.

E poichè giungono da più parti segnali preoccupanti anche sul futuro dell’emodinamica, urgono risposte; per il comitato che si batte per la tutela dell’ospedale “Barone Romeo”, la pazienza sta per finire, per cui, in caso di ulteriore stallo, sperano quanto meno che la magistratura acquisisca il fascicolo e si abbia chiarezza su quanto già segnalato anche dalla Cgil di Messina.

Il sindacato aveva presentato denunce, in particolare sulle liste di attesa dei ricoveri; istituita una commissione ispettiva e conclusa la sua attività, aveva chiesto notizie, attraverso una formale richiesta di accesso agli atti. Lo stesso ha fatto il comitato pattese con istanze inviate all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, al direttore generale Bernardo Alagna e al sindaco di Patti Gianluca Bonsignore.

Nessuna risposta da Razza e da Alagna, una risposta giudicata dal comitato insoddisfacente dal direttore sanitario del “Barone Romeo” Franco Catalfamo, un incontro con il primo cittadino di Patti, pronto a ribadire il proprio sostegno a questa “vertenza”.

“Leggiamo di presunti danni erariali denunciati, di disfunzioni gestionali, di disservizi e inosservanze procedurali compiute, aveva scritto il presidente Carmelina Lipari nella sua istanza del 25 febbraio, per cui gradiremmo ricevere delucidazioni e organizzare un incontro per comprendere lo stato dei fatti.”

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