Una battuta di caccia trasformatasi in un vero e proprio incubo per un anziano cacciatore. I fatti risalgono allo scorso dicembre, quando due uomini scelgono di recarsi nelle campagne di Ficarra per andare a caccia. Le loro strade poi si dividono ed uno dei due incappa in un suino, lo uccide e lo eviscera. L’anziano cacciatore però viene braccato da 5 persone, che dopo lo sparo erano accorse sul posto.
I 5 hanno aggredito l’uomo, costretto ad una video chiamata dai toni poco amichevoli con il presunto proprietario del maiale e poi trasportato con violenza e minacce al cospetto di quest’ultimo, al tempo agli arresti domiciliari.
Qui l’anziano è stato sequestrato per circa due ore e costretto a rivelare il nome del compagno di battuta, ignaro di quanto accaduto. Al momento del rilascio all’uomo sono state consegnate le chiavi della sua auto, ma il fucile che c’era all’interno della vettura era sparito. Nei giorni successivi ai due cacciatori sono inoltre arrivate minacce e continue vessazioni da parte dell’uomo ai domiciliari e degli altri soggetti, che volevano essere risarciti per il danno procurato.
A quel punto i due si sono rivolti ai Carabinieri di Ficarra, che insieme all’ausilio della compagnia di Patti, hanno iniziato le indagini, trovando subito dei chiari riscontri alla denuncia. Durante le operazioni, nel casolare di uno degli indagati i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato il fucile rubato a dicembre scorso al cacciatore.
Il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, ha così chiesto ed ottenuto il provvedimento cautelare per tre dei soggetti coinvolti, accusati di sequestro di persona pluriaggravato, furto pluriaggravato, detenzione illegale di arma comune da sparo e atti persecutori aggravato.
Il mandante è stato trasferito nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, un altro è stato posto ai domiciliari, mentre il terzo indagato avrà l’obbligo di dimora nel comune di residenza.