giovedì, Dicembre 12, 2024

Vertenza Cas: sciopero dei lavoratori dal 6 all’8 marzo

autostrada a20 Galleria 4-min-min-min

Niente stipendio? Proclamiamo lo sciopero. Si inasprisce la vertenza dei lavoratori del consorzio autostrade, dopo che Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Cub Trasporti, Sla Cisal e Lata hanno indetto lo sciopero; i lavoratori incroceranno le braccia dal 6 all’8 marzo, nelle ultime 4 ore di ogni turno e fino al 10 marzo saranno sospesi anche tutti gli straordinari e i cambi turno.

Dopo che il Cas ha interrotto la contrattazione di secondo livello si è arrivati a questo punto. Per i sindacati da un lato si assiste alle “buone intenzioni” di rilancio dell’Ente e dall’altro continuano a prevalere quelle strane logiche imposte dalla Regione Sicilia, che negli anni hanno reso il Cas un “carrozzone pubblico”, interferendo anche nelle scelte gestionali con la supina compiacenza di tutta la dirigenza.

I sindacati insistono poi su quella che chiamano mala gestio delle risorse umane, sulla situazione economico-finanziaria dell’ente e la gestione fallimentare e contraddittoria. Ci sono poi enormi ed evidenti difficoltà economiche; il Consorzio non ha più liquidità neanche per pagare gli stipendi ai suoi dipendenti.  Si sono rivolti alla Corte dei Conti, il tesoriere UniCredit ha chiuso i rubinetti e i lavoratori del Cas da due mesi non percepiscono gli stipendi.

A questo punto è innegabile lo stato di dissesto finanziario dell’Ente e i sindacati sono già sul piede di guerra, chiedendo con urgenza di provvedere immediatamente a concordare una clausola di salvaguardia occupazionale per i lavoratori ai quali venga garantito il riassorbimento presso il soggetto che subentrerà qualora (come è prevedibile) il Ministero ai Trasporti revochi la concessione autostradale.

Infine i sindacati lanciano l’ennesima stoccata: un ente portato allo sbando da anni di cattiva gestione e dalla politica che oggi non ha una pianta organica ne un piano economico- finanziario chiaro e condiviso , non riuscendo a dare garanzie occupazionali e lo stesso diritto allo stipendio.

Facebook
Twitter
WhatsApp