domenica, Aprile 28, 2024

Caro-bollette in Sicilia: per Federconsumatori per le famiglie l’aumento sarà di oltre 1500 euro

federconsumatori

Sospensione dei distacchi per morosità, una lunga rateizzazione e nel frattempo un discorso concreto e serio sugli aumenti di luce, gas e carburanti vari per venirne a capo, soprattutto in Sicilia. Questo ha richiesto la Federconsumatori, mentre si assiste ad aumenti vertiginosi per queste spese che incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie e delle imprese.

Il Governo nazionale, a parte proclami, avviati dalla fine del 2021, quando già erano conclamati gli aumenti, ha fatto poco. I numeri sono impietosi in tutte le direzioni. Federconsumatori ha aggiornato le proprie stime 2022 sui rincari che si abbatteranno sulla famiglia media: ammonteranno a oltre 1.500 euro a causa dell’aumento del costo di bollette, benzina e materie prime, alimentari, beni primari e beni di servizio.

Per l’associazione, poi, è impossibile distinguere gli aumenti che pagheranno i cittadini-consumatori da quelli che pagheranno le imprese che producono: prima o poi quegli extra- costi saranno pagati, almeno in parte, proprio dai consumatori. A questo punto occorrono provvedimenti.

Federconsumatori Sicilia ritiene essenziale, in questo momento, un provvedimento di sospensione dei distacchi per morosità in questa fase di rincaro delle bollette, mentre con altre associazioni di consumatori si stanno predisponendo accordi, ad esempio con Eni Gas e Luce, per disporre una lunga rateizzazione delle bollette maggiorate, anche oltre i 10 mesi previsti dal governo, senza dover pagare il 50% della fattura scaduta.

Nelle ultime settimane, è aumentato notevolmente il numero di persone che si rivolgono agli sportelli della Federconsumatori: tutti chiedono se le bollette sono corrette e se è possibile rateizzarle. Certo, se venti anni fa si fossero concretizzati investimenti sulle energie rinnovabili, oggi le fluttuazioni internazionali del prezzo del gas non avrebbero provocato ripercussioni su tutti. Ma ora, con la pandemia ancora in atto e l’economia a pezzi, si deve andare al di là delle parole, perché intervenire oggi è già troppo tardi.

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