Ravvivare il centro cittadino, tasse, rifiuti, suolo pubblico e parcheggi a pagamento. Questi gli argomenti dibattuti a Palazzo dell’Aquila, a Milazzo.
Si sperava che i commercianti rispondessero in massa all’appello dell’esecutivo e invece solo pochi, tra cui i rappresentanti di Confesercenti, centro commerciale naturale e “Amiamo Milazzo”. Probabilmente il periodo che si sta vivendo non sollecita gli operatori commerciali, alle prese con la crisi, il Covid e tutto il resto, non dimenticando come in tanti, da tempo, già prima della pandemia, abbiano preferito altri siti per acquisti e svaghi, lasciando il centro cittadino mamertino a rischio desertificazione.
Sono intervenuti l’assessore allo sviluppo economico Maurizio Capone, l’assessore al bilancio Roberto Mellina ed il sindaco Pippo Midili. La Confesercenti ha lamentato problemi di sicurezza, suggerendo di individuare un esperto in marketing che possa proporre iniziative di rilancio.
Per i rappresentanti del centro commerciale naturale bisogna fare il punto sui tributi e le numerose cartelle di pagamento inviate ai cittadini; il sindaco ha risposto che l’Amministrazione si è trovata a dover notificare ben otto ruoli nel giro di poco più di un anno per evitare la prescrizione e quindi un danno erariale, ribadendo comunque l’opportunità concessa della rateizzazione con piccole somme mensili.
L’assessore Capone ha presentato le sue proposte: riduzione del ticket per la sosta a pagamento, bonus affitti, luce e gas per tutte le partite Iva, sospensione di tutti i tributi riferiti agli anni pregressi e sino al 2020, fino alla fine della pandemia, revisione in diminuzione di Tari, servizio idrico e Tosap, inserimento del capitolo “Emergenza Covid” nel bilancio e istituzione della consulta delle attività produttive.
Il sindaco Midili, dal canto suo, ha comunicato che, per rendere attrattiva la città, sta varando una programmazione per il periodo aprile-ottobre.