martedì, Aprile 23, 2024

Il 21 gennaio il decennale della scomparsa dello scrittore Vincenzo Consolo, iniziative a Capo d’Orlando

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Ricorre venerdì 21 gennaio il decennale dalla scomparsa dello scrittore, giornalista e saggista santagatese Vincenzo Consolo. Moriva proprio il 21 gennaio del 2012, a Milano, infattti, l’ultimo della triade di scrittori, con Gesualdo Bufalino e Leonardo Sciascia, entrati a far parte della letteratura europea del Novecento.

Proprio per venerdì alle 18:00 è stata così organizzata allo Spazio LOC di Via del Fanciullo, a Capo d’Orlando, la presentazione del saggio “Tra il sorriso e lo spasimo – per Vincenzo Consolo, poeta e profeta”.

Interverranno Maria Attanasio, Franco Blandi, Rosetta Casella, Tano Grasso, gli autori e l’Editore “Armando Siciliano” e l’incontro sarà moderato da Salvatore Granata e le letture affidate a Cinzia Conti Nibali e Donatella Ingrillì.

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Nato a Sant’Agata Militello nel 1933 da genitori originari di San Fratello, Vincenzo Consolo, dopo le scuole superiori, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano, ma si laurea, con una tesi in filosofia del diritto, all’Università di Messina, dopo aver assolto il servizio militare. Conclusi gli studi universitari, ritorna in Sicilia, dove si dedica all’insegnamento nelle scuole agrarie. Nel 1963 esordisce con il suo primo romanzo, La ferita dell’aprile, squarcio sulla vita di un paese siciliano movimentato dalle lotte politiche dei primi anni del dopoguerra.

Tra il “Sorriso dell’ignoto marinaio” e “Lo spasimo di Palermo” Vincenzo Consolo diventa anche consulente editoriale della Einaudi per la narrativa italiana insieme a Italo Calvino e Natalia Ginzburg.

Nel 1992 ha vinto il Premio Strega con “Nottetempo, casa per casa”. I suoi libri sono stati tradotti in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, olandese, polacco, catalano e arabo. Muore il 21 gennaio 2012 a Milano all’età di 78 anni, dopo una lunga malattia.

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