giovedì, Aprile 18, 2024

Covid – Da oggi in vigore nuove regole: nei bar e sui mezzi di trasporto soltanto col Super Green Pass

green pass verifica

Si applica da oggi il nuovo decreto del governo italiano per tentare di frenare la crescita dei contagi dovuta alla variante omicron.

Il certificato verde rafforzato sarà obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali.

Parte dunque la stretta sui non vaccinati, decisa con l’ultimo decreto: sarà obbligatorio il Super Green pass per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago. Dal 20 gennaio ci sarà invece l’obbligo del green pass per recarsi dal barbiere, dal parrucchiere e nei centri estetici. Dal primo febbraio sarà necessario mostrare il green pass base per recarsi in banca, uffici pubblici e nei negozi

Da oggi il Super Green pass è diventato necessario anche per attraversare lo Stretto di Messina, mentre il governo ha fatto poche ore fa una deroga per le isole minori (in Sicilia quindi Ustica, Pelagie, Egadi, Pantelleria ed Eolie) prevedendo per tutti coloro che si devono spostare solo per motivi di studio e lavoro il possesso del Green pass base che si ottiene con un tampone. Sullo Stretto intanto stamani file davanti al molo San Francesco a Messina agli imbarcaderi della Caronte & Tourist per i controlli del certificato verde.

Da oggi inoltre è scattato l’obbligo di vaccino per tutti gli over 50 residenti in Italia, italiani e stranieri, a eccezione di coloro che sono esentati per motivi di salute. Per chi è guarito dal Covid, l’obbligo scatta a sei mesi dalla data di guarigione. L’obbligo vale fino al 15 giugno e riguarda anche tutti coloro che entro quella data compiranno 50 anni.  Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro.

Da oggi, inoltre, i tempi per la somministrazione della dose booster diventano più brevi, rendendo possibile inocularla dopo 4 mesi.

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