sabato, Dicembre 14, 2024

Ravanusa – Procuratore Patronaggio: “Esplosione causata da una bolla di metano”

ravanusa

«L’esplosione è stata prodotta da una “bolla” o “camera” di metano innescata da una casuale scintilla». A fare chiarezza, in maniera ufficiale, sulle cause dell’inferno di via Trilussa a Ravanusa, è il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio.

«Si sta cercando di ricostruire – ha spiegato – la dinamica dell’esplosione e del successivo propagarsi della “palla di fuoco” e dell’onda d’urto. Viceversa, sul come e sul perché si sia creata la “bolla” permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso».

Nell’inferno di fuoco e crolli di sabato sera, una settimana fa ormai, hanno perso la vita 9 persone, 10 con il piccolo Samuele che è rimasto nel grembo della mamma, Selene Pagliarello.

Delle indagini si stanno occupando i carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale di Agrigento, con a capo il maggiore Luigi Balestra, e il nucleo investigativo antincendio di Palermo guidato dall’ingegnere Pedone. Dopo l’esplosione e i relativi crolli, la Procura di Agrigento ha subito aperto un fascicolo a carico di ignoti per le ipotesi di reato di disastro colposo ed omicidio colposo plurimo.

Dopo la messa in sicurezza del quadrilatero in cui si è verificata l’esplosione – un’area di circa 10.000 metri quadrati – sono stati acquisiti filmati di videocamere di sorveglianza, mappe di rete (in cartaceo e in file) e mappe geologiche dei luoghi.

Nel corso dei diversi sopralluoghi, l’ultimo dei quali, in maniera collegiale è stato fatto ieri, «sono stati repertati, per le successive analisi, diversi ed materiali rinvenuti sul luogo del disastro». Il procedimento resta, al momento, a carico di ignoti. Non ci sono quindi indagati.

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