venerdì, Maggio 3, 2024

Capo d’Orlando – Spostamento della classe dal centro a Certari, la replica del Dirigente Scolastico Anastasi

Rinaldo Anastasi

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo n.1 di Capo d’Orlando Prof. Rinaldo Anastasi, riguardante il servizio giornalistico della nostra redazione, realizzato il 9 dicembre, sullo spostamento di una classe della scuola dell’infanzia dal plesso (provvisorio) di via XXVII Settembre a quello di Certari.

Lo spostamento ha creato disagi ad alcuni genitori dei bambini, che si sono rivolti alla nostra emittente per cercare di risolvere la questione. Per i genitori lo spostamento senza preavviso al plesso di Certari, abbastanza lontano dal centro, doveva essere chiarito in maniera più approfondita.

Per il Dirigente Scolastico invece, “il plesso scolastico di Certari è abbastanza vicina al centro” e la decisione presa è corretta perché “dopo essermi consultato, come responsabile per la sicurezza, con il mio RSPP, dopo aver sentito il nostro medico competente, mi sono convinti insieme al responsabile del servizio di prevenzione e protezione del Comune di Capo d’Orlando che quattro sezioni di scuola dell’infanzia in quei locali angusti di via XXVII Settembre, con inadeguati “rapporti di aero/illuminante” e scarsamente serviti da servizi igienici non potevano assolutamente starci.” Il prof. Anastasi lo spiega più dettagliatamente in una nota inviata alla nostra redazione, che riportiamo integralmente.

“Scrivo in relazione al servizio giornalistico di ieri giovedì 9/12/2021, tramesso da Antenna del Mediterraneo, per il quale non sono stato contattato ed è ingiusto che non sia stato sentito per la questione del plesso di Scuola dell’Infanzia di via XXVII Settembre.

Ritengo che alcune affermazioni non siano attinenti alla realtà: precisamente quella sui numeri degli alunni presenti a Certari, sul numero dei genitori contrari al trasferimento del plesso da via XXVII Settembre a Certari e sulle persone che avrebbero maturato la decisione di trasferire il plesso. 

Preciso che il plesso di via XXVII Settembre non può ospitare quattro sezioni, in quanto tre aule sono stentate, la quarta aula del tutto insufficiente perché è buia, senza adeguate aperture per il riciclo dell’aria, cosa gravissima in questo periodo di pandemia, ed è umida. La percezione, quando si entra in questa quarta aula, è quella di una sgradevole sensazione climatica di umidezza sulla pelle. Inoltre, i servizi igienici del plesso sono del tutto insufficienti in relazione al numero degli alunni e del personale e non adeguatamente ventilati.

Per questo motivo, diversi genitori non si sono riconosciuti in quello che è stato scritto e detto a nome di tutti in un articolo giornalistico e mi hanno chiamato per comunicarmi, invece, che si sono sentiti protetti dalle mie scelte, accuditi e sono coscienti delle criticità del plesso di via XXVII Settembre, così come sono consapevoli degli ambienti luminosi, caldi, accoglienti ed idonei del plesso di Certari, che si trova a breve distanza dal centro di Capo d’Orlando. 

Faccio presente che quando mi venne consegnata la certificazione sui locali di via XXVII Settembre, certificazione da me richiesta sulla base dell’attuale normativa, mi resi perfettamente conto che, invece, i locali non erano adeguati e quella stessa mattina che ci furono consegnati, il 10 novembre 2021, feci partire l’ennesima richiesta (prot. n. 8141/U) indirizzata al Sindaco, all’Assessore alla pubblica istruzione, al Presidente del Consiglio Comunale, al Dirigente dell’Ufficio Tecnico, al Responsabile Area Istruzione del Comune di Capo d’Orlando e poi ancora al Distretto Sanitario di Sant’Agata di Militello ed al Poliambulatorio di Capo d’Orlando, segnalando, oltre ad alcune cose che poi si sono
risolte:

la pericolosità dell’ingresso per le parti ammalorate della facciata;
la forte criticità delle cassette dell’impianto elettrico;
l’inadeguatezza delle uscite di sicurezze;
l’inadeguatezza dell’impianto di illuminazione;
l’inadeguatezza dell’aereazione nelle aule, in particolare nell’ultima aula in fondo;
l’inadeguatezza delle finestre;
l’inadeguatezza delle porte d’ingresso;
la pericolosità degli arredi che erano in pessime condizioni, dopo essere stati lasciati all’«acqua ed al vento» nel cortile di via Roma, interessato dai lavori di adeguamento sismico.

Chiedevo immediatamente a chi di dovere:
la verifica sulle parti ammalorate dell’edificio;
la verifica dell’impianto elettrico;
la verifica dei sistemi di illuminazione;
la verifica dei sistemi di aereazione naturali;
la verifica delle finestre;
la verifica del sistema di ventilazione;
la valutazione della qualità dell’aria ambiente e della ventilazione;
l’analisi per la determinazione qualitativa di amianto su campioni massivi e determinazione della concentrazione di fibre di amianto aerodisperse in loco (prescrizioni di cui al DM 6/9/1994).

SCRIVEVO INEQUIVOCABILMENTE: nella persistenza delle condizioni su esposte, sarà
inevitabile il trasferimento nel plesso di Certari-San Martino. Questo lo scrivevo il giorno della consegna dei locali e precisamente il 10 novembre 2021. RIPETO, SCRIVEVO
INEQUIVOCABILMENTE: nella persistenza delle condizioni su esposte, sarà inevitabile il
trasferimento nel plesso di Certari-San Martino e allegavo documentazione fotografica.
È stata trasferita la sezione A per le evidenti motivazioni espresse nella circolare n. 64 del 6/12/2021 (prot. N. 8982/U) e quelle motivazioni ribadisco a voce alta in ordine al diritto di ogni singolo alunno, che dimostrerò nelle sedi opportune senza violare la normativa sulla privacy. 

Già il 15 luglio 2021, CHIEDENDO UN TAVOLO TECNICO, avevo sottolineato per iscritto: “Si era detto che i lavori nel plesso di via Roma sarebbero iniziati dopo aver ultimato i lavori nel plesso di via Piave: questo avrebbe risolto innumerevoli problemi. Così non è: i lavori nel plesso di via Piave non si sa quando finiranno ed intanto iniziano pure i lavori nel plesso centrale di via Roma CON GRAVISSIME RIPERCUSSIONI E DIFFICOLTÀ PER QUESTO ISTITUTO”.

Nella stessa missiva, indirizzata finanche al S.E. il Prefetto di Messina, chiedevo l’immediata
sospensione dei lavori in via Roma, sede della Scuola dell’Infanzia. Il Sindaco di Capo d’Orlando mi rispose con una disposizione di immediato trasferimento. Avevo fatto presente che non si potevano avviare i lavori in contemporanea nei due plessi più grandi del nostro Istituto, senza avere un’alternativa concreta, e per tutta risposta venivo trasferito con disposizione del Sindaco.

Cos’è successo negli ultimi giorni? Ci sono state due visite ispettive su mia sollecitazione, perché non sono mai stato convinto dell’idoneità dei locali di via XXVII Settembre, ma anche su sollecitazione di istituzioni importanti al di fuori della scuola. Nelle visite ispettive sono stati evidenziati: o il fatto che “non viene garantito un adeguato rapporto di aero/illuminante secondo quanto previsto dalle norme vigenti”; o l’aula da me individuata come fortemente critica viene segnalata:
• perché le finestre a ribalta non sono di facile apertura;
• perché ci sono tracce di umidità sulle pareti;
o “il servizio igienico destinato alle persone diversamente abili non risulta attrezzato per tale scopo, ad eccezione del vaso wc”;

o “i due locali wc non risultano aerati in quanto l’aerazione forzata è mancante o non funzionante”;

Inoltre, è stata chiesta al Comune di Capo d’Orlando l’attestazione di verifica della dichiarazione CILA e se il cambio di destinazione d’uso dei locali sia compatibile con la normativa urbanistica per i locali interessati.

Di conseguenza, dopo essermi consultato, come responsabile per la sicurezza, con il mio RSPP, dopo aver sentito il nostro medico competente, mi sono convinti insieme al responsabile del servizio di prevenzione e protezione del Comune di Capo d’Orlando che quattro sezioni di scuola dell’infanzia in quei locali angusti di via XXVII Settembre, con inadeguati “rapporti di aero/illuminante” e scarsamente serviti da servizi igienici non potevano assolutamente starci.”

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