sabato, Dicembre 14, 2024

Sant’Agata Militello, la minoranza chiede consiglio urgente su punto nascita e centro vaccinale

Comune Sant'Agata Militello

Convocare un Consiglio Comunale urgente e in seduta aperta per la parlare della problematica inerente la soppressione del punto nascita e del centro vaccinale presso l’Ospedale di Sant’Agata Militello.

Lo hanno chiesto formalmente i consiglieri comunali di opposizione Nunziatina Starvaggi, Monica Brancatelli, Antonio Vitale  e Giuseppe Puleo, insieme a quelli del gruppo indipendente “Un’altra Santagata” Francesca Alascia, Salvatore Sanna e Rosamaria Franchina.

I consiglieri, che hanno inoltrato la richiesta al Sindaco Bruno Mancuso e al presidente del consiglio Barone, evidenziano come la “chiusura del punto nascita di Sant’Agata di Militello e la mancata riapertura, attesa da oltre due anni, nonostante i diversi atti propulsivi posti in essere dagli stessi consiglieri comunali e la mobilitazione dei cittadini, ha comportato una grave mancanza di assistenza sanitaria nel territorio, in palese violazione del diritto costituzionalmente garantito alla salute di cui all’art 32 della Costituzione.”

“Nonostante l’evidente pregiudizio per il territorio, che è rimasto sprovvisto di un presidio così importante, la questione è stata lasciata irrisolta con le note drammatiche conseguenze (quanto avvenuto in data 2.12.2021), che di certo si sarebbero dovute evitare” scrivono i consiglieri riferendosi alla brutta vicenda della mamma amastratina che ieri ha partorito in autostrada il suo bimbo prematuro, che poi non ce l’ha fatta ad arrivare in ospedale. Inoltre i consiglieri hanno sollevato anche la questione relativa alla chiusura del punto vaccinale allestito presso l’ospedale santagatese, della quale “non si comprendono le ragioni”.. “considerato che il centro vaccinale presente presso il predetto presidio ospedaliero aveva operato secondo i principi di efficienza e con grande professionalità medico-gestionale, essendo stato punto di riferimento del territorio dei Nebrodi, arrivando a somministrare 700/800 dosi giornaliere di vaccino”.

 

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