mercoledì, Dicembre 11, 2024

Covid, bollettino settimanale in Sicilia: incidenza ancora alta in età scolare. Vaccini: in aumento prime e terze dosi

covid screening tamponi

Continua la tendenza all’incremento dei nuovi casi in Sicilia anche nella settimana tra il 15 ed il 21 novembre 2021, secondo il bollettino stilato dal DASOE (Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico). L’incidenza cumulativa mostra un incremento di 284 nuovi casi, raggiungendo il valore di 77,30/100.000 abitanti.

Nella settimana in esame il rischio più elevato rispetto alla media regionale, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si concentra ancora nelle province di Messina (125,24 nuovi casi su 100.000 abitanti) e Catania (106,3).

L’incidenza aumenta in tutte le fasce di età e rimane più alta nella fascia di età scolare, tra i 6/10 anni (163,55) e 11/13 anni (143,87) doppia rispetto alla media, ed in quella tra i 3 ed i 5 anni.

Si mantiene tuttavia ancora limitato l’incremento di nuove ospedalizzazioni (184) con prevalenza di occupazione dei posti letto cresciuta di poco rispetto alla settimana precedente.

L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (85%) soggetti non vaccinati o con ciclo di vaccinazione incompleto. Resta stabile la letalità.

Sul fronte della vaccinazione si evidenzia un progressivo aumento dell’adesione alla terza dose, in funzione anche dell’apertura al target in fascia 40-59 anni. I soggetti che finora hanno ricevuto una dose addizionale o booster sono 237.443.

Nella settimana in esame, inoltre, si è registrato un incremento delle prime dosi pari al 5,12% rispetto alla settimana precedente.

Si prevede nel breve periodo un ulteriore aumento nella somministrazione delle terze dosi viste le misure varate dal Governo nazionale relativamente all’obbligo della terza dose anche per il comparto sicurezza e istruzione, oltre che al rafforzamento del “green pass” da vaccinazione.

In Sicilia i vaccinati con almeno una dose si attestano all’82,01% del target regionale. Gli immunizzati si attestano al 79,53%. Il 17,99% del target rimane ancora da vaccinare.

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