giovedì, Aprile 18, 2024

Terremoto politico a Mistretta. Morra: “Sanzarello impresentabile”. Il legale dell’ex senatore risponde

Tatà Sanzarello

Un vero e proprio terremoto politico che ha suscitato non poche reazioni a Mistretta, che domenica 9 e lunedì 10 ottobre è chiamata al voto per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale, dopo oltre due anni di commissariamento del comune, sciolto per presunte infiltrazioni mafiose. Questa mattina il presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Nicola Morra, a conclusione dei lavori relativi ai controlli effettuati sulle liste elettorali per il rinnovo dei consigli e delle giunte dei Comuni sciolti per mafia che tornano al voto il prossimo 10 e 11 ottobre in Sicilia, ha dichiarato che il candidato a sindaco di Mistretta Tatà Sanzarello è “impresentabile” alle elezioni amministrative, in quanto rinviato a giudizio per concussione in concorso. Per Morra la sua posizione giudiziaria contrasta con il codice dì auto-regolamentazione. Anche la posizione di Sebastiano Malandrino, candidato consigliere a Pachino (Siracusa) per la lista Progetto Pachino Spiraglia, condannato in via definitiva a due anni di carcere e ad una multa di 5.200 euro, per detenzione illecita di stupefacenti, nonché sotto processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, lo rende incandidabile secondo quanto dichiarato da Morra in violazione della legge Severino, per cui, se eletto, decadrebbe immediatamente dalla carica.

Immediata la reazione da parte del candidato Sanzarello, che ha definito la vicenda come “attacco ad orologeria a poche ore dall’apertura delle urne. Non sono impresentabile.” (dichiarazione rilasciata al quotidiano on line Nebrodi News ndr). “Con riguardo alle notizie pubblicate in data odierna su alcuni organi di stampa nelle quali emergerebbe la possibilità che il sen. Sebastiano Sanzarello sia tra i politici c.d. “impresentabili” alle prossime elezioni amministrative nella regione Sicilia, si appalesa necessario precisare che, dagli atti del processo cui risulta sottoposto da ben 17 anni il candidato a sindaco di Mistretta, non risulta alcun coinvolgimento di questi nei fatti contestatigli e relativamente ai quali – si è certi – di ottenere una pronuncia di piena assoluzione.” interviene il legale di Sanzarello, l’avvocato Paolo Starvaggi, con una nota.

“Da non sottacersi, tra l’altro, il fatto che la vicenda per cui è processo risale agli anni 1999-2004 e che soltanto a causa della lentezza della giustizia italiana l’on. Sanzarello si trova – suo malgrado – ancora sotto “accusa” al punto da dover subire, oltre che l’onta di un processo penale per reati a lui estranei, anche un’esposizione mediatica assolutamente negativa che ne danneggia l’immagine.” Continua l’avvocato.

“Infine, quanto alla natura del codice di autoregolamentazione delle candidature, è opportuno altresì precisare che esso “è soggetto ad adesione volontaria” da parte delle singole forze parlamentari ed è privo di valore legislativo rispetto alla incandidabilità ed ineleggibilità dei soggetti che non rispondano ai criteri, non essendo connotate le sue disposizioni da precettività né assistite evidentemente da sanzioni, configurandosi piuttosto come regole di condotta non vincolanti sotto il profilo giuridico che, in caso di loro violazione, determinerebbero una responsabilità di carattere meramente etico-politico in capo ai partiti che se ne siano discostati.”

“La qualificazione dell’On. Sanzarello come impresentabile, pertanto, si ritiene gravemente lesiva della sua reputazione e fonte di responsabilità penali e non, atteso il principio costituzionale fondato sulla presunzione di innocenza di ogni cittadino fino a sentenza passata in giudicato e da una normativa che stabilisce tassativamente i presupposti per presentarsi o meno ad una competizione elettorale.” conclude Starvaggi.

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