venerdì, Aprile 26, 2024

Presentate due interrogazioni parlamentari sulla Raffineria ed il polo industriale di Milazzo

Alessio Villarosa, sottosegretario
Alessio Villarosa, sottosegretario

Focalizzare l’attenzione sulle problematiche recenti della Raffineria di Milazzo e sul polo industriale della città del Capo. Su questo vertono due interrogazioni presentate dal deputato nazionale Alessio Villarosa al ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani.

Villarosa ha chiesto notizie sui due ingenti sfiaccolamenti che si sono verificati nel mese di agosto e che, come anche certificato nella relazione dell’Arpa, hanno sviluppato concentrazioni molto alte di SO2 sul territorio barcellonese; e poi se il ministro intenda nuovamente e definitivamente normare gli ormai famosissimi idrocarburi non metanici che causano un impatto odorigeno molto forte su tutto l’hinterland milazzese e che, come anche verificato dall’Arpa, superano costantemente il vecchio valore di soglia abrogato nel 2010.

Con il secondo atto ispettivo, che Villarosa intende trasformare in question time in commissione per poter ottenere risposta immediata, si chiederà al ministro una posizione ufficiale su quanto sta accadendo al Tar; infatti sette comuni dell’hinterland hanno deciso di ricorrere contro l’ultima autorizzazione d’impatto ambientale ottenuta dalla Raffineria di Milazzo nel 2018 riuscendo inoltre ad ottenere l’avvio di un importante riesame ministeriale per la verifica dell’adeguatezza del quadro prescrittivo sulle emissioni in atmosfera e per l’eventuale modifica o integrazione dei relativi valori limite di emissione.

Villarosa spera che il ministro faccia chiarezza sulle richieste in vista della prossima udienza di novembre; non solo, ma si vuole permettere a tutti i comuni su cui ricade l’impatto ambientale di un polo industriale e quindi non solo a quelli in cui l’impianto è ubicato, di poter partecipare e di poter presentare prescrizioni sanitarie durante i vari iter autorizzativi ministeriali perché non è più accettabile che questi comuni debbano solo subire le conseguenze di impianti che magari si ritrovano a pochi metri dal proprio territorio.

 

Facebook
Twitter
WhatsApp