venerdì, Marzo 29, 2024

“Nessuna circolare svuota ospedali”, e la Sicilia punta ad aumentare i posti letto – VIDEO

razza

“Nessuna circolare svuota ospedali”, precisa l’assessorato regionale alla Salute, dopo le polemiche di ieri scaturite dalla delibera pubblicata da LiveSicilia, che definisce nuovi parametri, meno stringenti, per la dimissione dagli ospedali siciliani dei pazienti Covid ancora positivi. “I pazienti verranno dimessi dai reparti per essere curati a domicilio secondo criteri definiti dall’Agenzia nazionale per i servizi regionali e riportati nel parere del Comitato Tecnico Scientifico regionale”, si legge nella nota.

L’obiettivo della Regione, piuttosto, è quello di aumentare i posti letto negli ospedali siciliani, per tornare alla disponibilità dello scorso marzo, ma non per abbassare la percentuale di posti occupati e sfuggire alle restrizioni imposte dai “colori”, ma per precauzione, per fronteggiare le richieste di ricoveri e consentire cure appropriate.

Intanto si aspetta la conferenza stampa di domani pomeriggio dell’Istituto Superiore di Sanità che, a meno di alquanto improbabili colpi di scena, porrà la Sicilia in zona gialla a partire da lunedì 23 agosto.

In bilico anche Sardegna e Calabria, che però almeno fino a fine mese dovrebbero restare in zona bianca. Ultima per vaccinazioni in tutte le fasce di età, in particolare per gli over 50, dopo quasi due mesi di zona bianca da lunedì la Sicilia sarà probabilmente la prima (ed unica) regione a tornare in zona gialla. Il cambio di colore vorrà dire ritorno dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e limite di 4 persone nei tavoli di bar e ristoranti sia all’interno che all’esterno, anche in occasione delle cerimonie. Ed a protestare maggiormente sono gli imprenditori del comparto turistico. Non tornerà il coprifuoco e non ci saranno limitazioni agli spostamenti all’interno della Regione o tra una Regione e l’altra, ma il rischio è quello delle cancellazioni. Si stima un 20% di rinunce tra coloro che si apprestano a viaggiare in Sicilia e i sindacati chiedono al governo di intervenire «per non compromettere irreversibilmente la stagione turistica siciliana che da qualche settimana stava iniziando a registrare segnali di ripresa».

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