La fascia gialla è ormai imminente per la Sicilia, che ha raggiunto i dati da zona gialla e cioè ha superato 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, la soglia del 10% di posti letto in terapia intensiva occupati (10,2%) e quella del 15% dei posti letti in area medica (17%).
684, al momento, i pazienti Covid ricoverati negli ospedali siciliani, di cui 77 in rianimazione. La Sicilia attualmente detiene un triste primato: è prima in Italia sia per incidenza di posti lesto occupati che per numero di degenti.
Spunta però una una delibera firmata dal Direttore del dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca (datata 13 agosto)e pubblicata da LiveSicilia: il documento recepisce i suggerimenti del Comitato tecnico scientifico regionale sui nuovi criteri di dimissione dalle strutture sanitarie dei pazienti Covid ancora positivi e cela l’obiettivo di liberare i posti non necessari.
“Si evidenza un rapido incremento dei casi di infezione da Covid-19, nonostante l’enorme impegno profuso nella campagna vaccinale e nell’attività di contact tracing da parte degli operatori del sistema sanitario regionale. Bisogna garantire – chiarisce La Rocca – la massima appropriatezza nella scelta del setting assistenziale, assicurare un corretto turnover dei soggetti ricoverati per non sovraccaricare le strutture di degenza e garantendo nel contempo la massima sicurezza per i pazienti”.
I nuovi parametri
Secondo quanto stabilito nel documento, i pazienti Covid potranno essere dismessi se:
- non presentano febbre da almeno 48 ore;
- presentano una saturazione nel sangue pari o superiore al 92% (90% per i cronici da almeno 48 ore);
- non hanno bisogno di ossigenoterapia ad alti flussi o con intensità pari a quella pre-covid se già in O2 cronica;
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nel caso in cui fossero emodinamicamente stabili;
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nel caso in cui fossero autosufficienti nella gestione delle attività quotidiane;
Una volta dimessi, spetterebbe alle Usca prendere in carico i pazienti, assicurando:
- dimissioni protette dei pazienti con un collegamento con i gestori dei posti letto covid;
- “Presa in carico immediata e stretto follow up, definito in base alle condizioni cliniche dei pazienti, con adeguato monitoraggio dei parametri vitali, garantendo una pronta reperibilità ai pazienti in caso di necessità”;
- “Stretta collaborazione con il medico di assistenza primaria per un’ottimale gestione del paziente e in particolare delle eventuali comorbilità”.