domenica, Dicembre 15, 2024

Attività produttive, “Bonus Sicilia – aree urbane”: oltre 14 mila le domande inviate dalle imprese

bonus sicilia

Sono 14.132 le domande trasmesse online  dall’1 al 13 luglio per il “Bonus Sicilia – aree urbane”, il contributo a fondo perduto con il quale la Regione siciliana sostiene il sistema produttivo colpito dalla pandemia di Palermo e Bagheria, Messina, Enna e Caltanissetta, Ragusa, Modica e Agrigento.

 

«Sono molto soddisfatto – commenta l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano -. Il nostro obiettivo era quello di mettere in campo una procedura semplice e veloce per raggiungere le microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi delle aree urbane a cui erano originariamente destinati gli altri 25 milioni di euro che costituiscono la dotazione finanziaria del bando. Nei prossimi giorni procederemo con i controlli al termine dei quali procederemo entro i successivi venti giorni a erogare tutti i contributi».

 

Secondo i dati elaborati da InfoCamere le oltre 14mila domande presentate tra il primo e il tredici luglio provengono per il 60 per cento da imprese individuali e toccano ben 634 codici ATECO diversi. Il maggior numero di istanze è stato trasmesso da imprese di costruzioni, seguite da saloni di barbiere e parrucchiere, da ristoratori con somministrazione e bar.

 

L’Area urbana di Palermo si è confermata, rispetto alle prime rilevazioni, la prima in termini di domande trasmesse con ben 5.493 istanze. Al secondo posto Messina con 3.119 istanze seguita da Ragusa (1.532), Modica (1.163), Caltanissetta (1.037), Agrigento (632), Bagheria (599) ed Enna (557).

 

Riscontri ampiamente positivi anche dall’Help desk creato per risolvere alcuni casi particolari e garantire a tutte le imprese l’invio della domanda. Il presidio di assistenza ha seguito la gestione di  2.329 richieste di cui 1.021 ricevute via mail e  1.308 per telefono.

 

Il contributo è previsto per tutte le istanze in regola presentate entro i termini e sarà concesso per un importo massimo di cinquemila euro sulla base della dotazione finanziaria assegnata a ogni comune diviso il numero di istanze ammesse.

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