martedì, Maggio 7, 2024

Contributo ridotto, il Tar riconosce il risarcimento a favore dei pescatori

barche mare

Se è doveroso ritirare gli aiuti di Stato illegittimi, perchè erogati in violazione di norme europee, non si può non riconoscere il risarcimento del danno a carico dell’assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e a favore dei pescatori. Così hanno deciso i giudici della prima sezione del Tar di Palermo sul ricorso proposto da pescatori e cooperative di pesca della provincia di Messina, rappresentati dagli avvocati Maria Catena Spurio Rasizzi e Francesco Aloisi.

Oggetto della controversia i decreti regionali con i quali era stato prima riconosciuto un contributo pari al 60 % della spesa ammissibile per la sostituzione del motore delle imbarcazioni, contributo che fu in seguito ridotto al 30%. I legali avevano chiesto l’annullamento dei decreti ed il risarcimento del danno; i giudici hanno rigettato la richiesta di annullamento dei decreti, ma hanno riconosciuto quella per il risarcimento.

In un passaggio della sentenza è scritto che i pescatori non avevano motivo per dubitare che l’assessorato regionale avesse interpretato correttamente le disposizioni previste per l’erogazione dei contributi e non erano pertanto nelle condizioni di avvedersi che era stato erogato loro un aiuto di Stato illegittimo.

Da qui sussiste il nesso causale tra la condotta della Regione e il danno subito dai pescatori che hanno acquistato il motore per le loro imbarcazioni con un contributo inferiore a quello originariamente concesso.

Soddisfazione viene espressa da Nino Accetta presidente di Fedagripesca Sicilia, che ha anche rigraziato i legali per il lavoro svolto. “Finalmente si è fatta luce su una vicenda incresciosa che aveva penalizzato le nostre imprese di pesca siciliane che si erano viste decurtare, per un errore non imputabile a loro, la percentuale di applicazione del contributo comunitario sulla sostituzione degli apparati motore delle imbarcazioni da pesca.”

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