mercoledì, Dicembre 11, 2024

Opere di urbanizzazione a Barcellona, Palazzo Longano condannato a restituire 84 mila euro

barcellona municipio

Il comune di Barcellona dovrà pagare oltre 84 mila euro ad una società di costruzioni a titolo di oneri di urbanizzazione primaria, collegati ad una lottizzazione e ad una concessione edilizia del 2015. Così hanno deciso i giudizi della terza sezione del Tar di Catania.

E’ stata la società, rappresentata dagli avvocati Giuliano e Giuseppe Saitta ad opporsi al comune di Barcellona, rappresentato dall’avvocato Marco Iraci. La società, oltre a richiedere la restituzione della somma di denaro, aveva anche richiesto l’annullamento della nota emessa nel 2020 del comune della città del Longano, riguardante la tabella degli oneri di urbanizzazione del 2014.

Alla base della controversia la convezione per la lottizzazione approvata nel 1998 dal consiglio comunale a Palazzo Longano, per la quale la società si era obbligata, insieme ad altre, a cedere gratuitamente al comune tutte le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e ad eseguirle a proprie spese, cedendo gratuitamente le opere di urbanizzazione primaria del compendio. La cessione avvenne nel 2014 ed era relativa ad una superficie di oltre 4400 metri quadrati.

Nel 2015, sempre nell’ambito dell’area interessata dal piano di lottizzazione, è stato anche approvato un progetto edilizio per la realizzazione di un capannone ad uso commerciale. A questo punto furono determinati gli oneri di urbanizzazione e i costi di costruzione per oltre 90 mila euro; la società si è opposta a questo calcolo, ritenendo che non dovessero essere corrisposti 84 mila euro, in quanto aveva già realizzato e ceduto al comune le opere di urbanizzazione primaria.

Per questo motivo non vi era alcun titolo per pretendere il pagamento di oneri collegati ad opere di urbanizzazione già eseguite ed acquisite. Da qui il ricorso al Tar che ha accolto entrambe le richieste prospettate dalla società, per cui il comune è stato condannato a pagare oltre 84 mila euro e le spese di giudizio.

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