martedì, Aprile 23, 2024

Operazione Nebrodi, conclusa la prima udienza. Legambiente non ammessa come parte civile

carcere gazzi messina

Si è conclusa dopo le 19 la prima udienza del processo scaturito dall’Operazione Nebrodi che si è tenuta nell’aula bunker di Gazzi a Messina.

Pochi i passaggi conclusi,  come era prevedibile visto l’elevato numero di imputati alla sbarra, ben 97. Per l’accusa, in aula, Il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e i pm Fabrizio Monaco, Francesco Massara e Antonio Cerchietti.

Sollevate diverse eccezioni preliminari, che hanno obbligato il collegio giudicante, Presidente Ugo Scavuzzo, a latere Andrea La Spada ed Eleonora Bona, a ritirarsi in camera di consiglio. Soltanto una, però, relativa ad un difetto di notifica su avviso conclusione indagini ed atti successivi, è stata accolta.

Ammessa la costituzione di parte civile richiesta dal Comune di Tortorici, rappresentato dall’avvocato prof. Corrado Rizzo e deliberata dalla commissione straordinaria che regge le sorti dell’Ente, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose,  seguito ad un procedimento ispettivo scaturito proprio a seguito dell’operazione Nebrodi. Tra gli imputati, infatti, lo ricordiamo, c’è anche il sindaco in carica all’epoca dei fatti, Emanuele Galati Sardo, che però, non era in aula. Ammessa anche la richiesta di costituzione di parte civile di Agea, dell’associazione “Libera”, del Centro Studi Pio La Torre. Respinta, invece, quella di Legambiente Sicilia.

All’udienza preliminare si erano già costituite parti civili l’assessorato regionale territorio e ambiente, il Parco dei Nebrodi, l’Associazione Acis di S. Agata Militello, la Fai Antiracket, AddioPizzo di Messina, Aciap di Patti, S.o.s. impresa, A.O.C.M., Solidaria e Rete per la legalità di Barcellona PG.

La prossima udienza è stata fissata per martedì 23 marzo. Successivamente sarà stilato un calendario che, secondo indiscrezioni, potrebbe prevedere un’udienza a settimana, ogni martedì, fino alla fine dell’anno.

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