giovedì, Aprile 25, 2024

San Piero Patti: bonifica dall’eternit e una centrale fotovoltaica nel sito Asi dell’ex porcilaia

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L’amministrazione comunale di San Piero Patti, guidata dal sindaco Salvino Fiore, comunica di aver scritto all’assessore regionale alle attività produttive Domenico Turiano e al commissario regionale per la liquidazione Asi Achille Piritore, per segnalare l’opportunità di poter effettuare un intervento che consenta di conseguire la duplice finalità della bonifica e smaltimento amianto e la realizzazione di un impianto produttivo che, nel rispetto dell’ambiente, favorisce anche l’occupazione locale, nel nucleo agro industriale di contrada Sardella.

Era destinata ad ospitare una filiera zootecnica, con allevamento di suini, mattatoi e relativa trasformazione della carne, oggi occupa un’area di circa 26 ettari con 32 capannoni con copertura in fibra eternit. Rappresenta una delle grandi opere incompiute italiane, i lavori si fermarono definitivamente nel 1993,  con uno sperpero di risorse (costo previsto 38,5 miliardi di Lire, di cui spesi circa 16 miliardi) e potenziale fonte di inquinamento ambientale. L’Amministrazione Comunale Fiore,  da sempre sensibile al rispetto dell’ambiente e alla tutela della salute, sin dall’inizio del mandato si è mossa per poter trovare una soluzione ad un problema annoso e che si trascina da decenni.

Negli anni si sono susseguite diverse proposte, da ultimo vi è un’ulteriore opportunità per cui l’Amministrazione ha sollecitato l’assessorato e il commissario liquidatore perché assumano una posizione concreta in tempi brevi. Si tratta di una proposta emblematica  che prevede la rimozione, lo smaltimento e il rifacimento delle coperture in amianto (circa 24.000 metri quadrati) a costo e spesa del soggetto privato proponente, dando la possibilità di utilizzare comunque per altro uso i capannoni. L’idea progettuale prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico fino a 4.000 kWp con la cessione per anni 30 della superficie dei tetti e la possibilità di cessione a prezzi vantaggiosi dell’elettricità prodotta  (40% di risparmio) e l’istallazione di colonnine di ricarica elettrica.

“Siamo certi che la proposta sarà adeguatemene valutata la cui valenza non potrà sfuggire alla sensibilità dell’Assessorato e del Commissario per la ricaduta ambientale ed occupazionale di effettivo sviluppo che esprime, oltre a rimuovere una situazione di pregiudizio ambientale  che deve comunque trovare soluzione.”

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