mercoledì, Dicembre 11, 2024

Crolli all’antica fornace di Patti Marina, gli appelli di “Italia Nostra” e di Enzo Natoli

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Una richiesta di urgente sopralluogo per il crollo improvviso di un muro dell’antica Fornace vincolata di Patti Marina è stato richiesto da Italia Nostra Presidio Nebrodi  all’Assessore Regionale ai Beni Culturali, al Soprintendente ai Beni Culturali di Messina, al Sindaco del Comune di Patti e al Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Palermo. La richiesta riveste carattere di urgenza al fine di scongiurare la scomparsa definitiva di una delle più importanti testimonianze di una tradizione antichissima, quella della produzione ceramica pattese.

L’antica Fornace di Via Pacini, che versa ormai da decenni in grave stato di degrado, costituisce l’ultima preziosa testimonianza di una schiera di Fornaci che un tempo si  trovavano lungo tutta la via  Luca della Robbia e che sono state abbattute negli anni settanta e ottanta per costruirvi edifici abitativi. La Fornace, di proprietà privata, che conserva ancora quasi intatta l’architettura dei forni che si disponevano su due piani secondo le varie fasi della cottura, è stata sottoposta a vincolo con D.A. n. 3130 del 23.11.85. Da oltre trentacinqueanni dall’apposizione del vincolo  la Fornace è stata però lasciata nel più completo abbandono.

Si tratta dell’ultimo esempio di un certo tipo di archeologia industriale che rischia di essere cancellata per sempre. E questo nonostante Patti vanti una tradizione antichissima nell’arte della ceramica, molto attiva già agli inizi del XVI secolo e può a pieno titolo essere considerato il centro che in passato ebbe la più importante produzione ceramica nella zona nord-orientale della Sicilia con una capillare distribuzione dei manufatti, costituita da un vasto repertorio di forme vascolari, nei paesi che si affacciano nel Mediterraneo centrale.

“L’edificio, abbandonato ad un lento e inevitabile degrado, nel più completo disinteresse da parte delle istituzioni preposte, ha visto, come era prevedibile,  il crollo improvviso di un muro, che oltre a costituire un  problema di sicurezza per il cittadino,  rischia di seppellire  la sua  preziosa memoria storica. Italia Nostra lancia ancora una volta un appello al Comune e alla Regione per l’acquisizione e il recupero della Fornace con l’obiettivo di  realizzare all’interno, luogo ideale dell’identita e della memoria locale, un Museo della ceramica  con una esposizione permanente di reperti ceramici con laboratori didattici per gli studenti, che possa diventare un luogo di interesse turistico e culturale.”

“Considerata la straordinaria importanza storica di questa antica fornace, Italia Nostra, che avvierà in questi giorni una raccolta di firme per sollecitare l’acquisizione e la salvaguardia del bene, vigilerà contro qualsiasi tentativo di abbattimento dell’edificio, nonostante il vincolo e contro qualsiasi tentativo  di ricostruzione che ne snaturi la tipologia e la natura, come è già avvenuto per le altre Fornaci superstiti trasformate in residences e si appella all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali  affinché oltre ad esercitare la vigilanza e la tutela, tramite la Soprintendenza,  attui realmente una svolta prevedendo un  progetto di acquisizione e recupero per restituire il bene  in modo definitivo alla fruizione e alla memoria dei cittadini pattesi.”

Questa vicenda era stata già segnalata alla nostra redazione da alcuni residenti e poi anche il candidato a sindaco Enzo Natoli aveva rivolto un appello all’ufficio tecnico del comune di Patti, perchè rispondesse su quanto accaduto in via Pacini.

 

 

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