Il giudice della V sezione civile del Tribunale di Palermo Rachele Monfredi ha rigettato la richiesta di esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo proposto dalla società Ato Me1 spa in liquidazione, con cui si pretende dal comune di Sant’Agata Militello il pagamento di oltre 7.500.000 di euro per crediti presunti su servizi resi in anni precedenti.
Il provvedimento del giudice rinvia all’udienza del 14 giugno 2021 per l’ammissione di eventuali mezzi istruttori. Era stata l’amministrazione di Bruno Mancuso ad opporsi al decreto ingiuntivo con gli avvocati Alfio Pappalardo e Massimiliano Fabio, sostenendo l’illegittimità del credito reclamato dall’Ato a fronte invece di somme per poco meno di 10 milioni vantate dal comune nei confronti dell’ex società d’ambito in liquidazione.
“Il rigetto della richiesta di provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo formulata dall’AtoMe1 costituisce motivo di soddisfazione e rinvia al merito ogni decisione, ha ricordato l’assessore al bilancio Antonio Scurria, per cui continueremo la nostra battaglia, ritenendo più che fondate le difese avanzate dai nostri legali.”
Per l’assessore è auspicabile che il provvedimento del Tribunale di Palermo, disposto in accoglimento delle richieste del comune tirrenico, possa rappresentare un momento di riflessione per chi, un po’ troppo frettolosamente, ha preso per oro colato le esorbitanti richieste dell’Ato, ha puntualizzato ancora Scurria “compresi quegli amministratori che recentemente hanno ritenuto di approvare, in un sol colpo, ben tre bilanci della società d’ambito, nonostante fossero state evidenziate notevoli e preoccupanti criticità”.