sabato, Dicembre 14, 2024

Sant’Agata Militello – Mozione dei consiglieri per l’adesione alla comunicazione non ostile per la politica

IMG_5164-04-12-20-03-33

I consiglieri comunali di Sant’Agata Militello Salvatore Sanna, Rosa Maria Franchina e Francesca Alascia hanno presentato una mozione avente come oggetto l’adesione al  Manifesto della comunicazione non ostile per la politica.

La mozione si ispira al progetto dell’Associazione “Parole Ostili”, atto alla sensibilizzazione contro la violenza delle parole, anche e soprattutto sul web e sui social network.

I consiglieri sentono pertanto la necessità di creare, tramite il “Manifesto”, tradotto in 30 lingue un vademecum a cui fare riferimento, a cui potranno ispirarsi anche gli amministratori del Comune di Sant’Agata Militello. Di seguito il testo integrale della mozione.

PREMESSO 
– che l’Associazione Parole Ostili, con sede in Silvio Pellico n. 8/a, Trieste, ha dato vita ad un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole;
– che il progetto mira a ridefinire, anche e soprattutto, lo stile con cui si sta sul web, al fine di responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dalla considerazione che i social network, pur essendo luoghi virtuali, non sono un porto franco, ma il centro in cui si incontrano persone reali;
– che per raggiungere lobiettivola predetta Associazione ha redatto il Manifesto della comunicazione non ostileche enuclea dei princìpi volti a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in rete;
– che iManifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisavuole favorire comportamenti rispettosi e civili, vuole che anche la rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.
– che il manifesto è stato tradotto in 30 lingue e declinato in 6 ambiti – politica, pubblica amministrazione, sport, educazione, aziende e scienza;
che il predetto Manifesto, nella declinazione per la politica, consta dei seguenti dieci princìpi:
1. Virtuale è reale

So che la comunicazione è parte integrante della mia azione politica, orientata al bene comune. Dunque mi assumo sempre la responsabilità di ciò che comunico, sia online sia offline. Non considero o uso la rete come zona franca in cui tutto è permesso.

2. Si è ciò che si comunica

La mia comunicazione mi definisce. Faccio sempre in modo che ciò che comunico e ciò che viene comunicato per mio conto sia rispettabile, così come io sono rispettabile in quanto persona che agisce politicamente.

3. Le parole danno forma al pensiero

Sono intellettualmente onesto. Definisco al meglio le mie idee e le mie intenzioni. Non approfitto dei media e della loro brevità per diffondere messaggi attraenti ma offensivi o infondati. Rispetto l’intelligenza di chi mi ascolta.

4. Prima di parlare bisogna ascoltare

Prendo in considerazione gli argomenti dei miei interlocutori anche se non li condivido. Non li interrompo. Non deformo le loro parole per controbattere meglio. Preferisco il dialogo e il serrato confronto delle idee al monologo.

5. Le parole sono un ponte

Credo nella forza delle mie idee e nel potere delle mie parole. Al mio interlocutore, che sia un avversario politico o gli elettori, offro i miei argomenti e la mia passione per dialogare e per convincere, mai per annientare.

6. Le parole hanno conseguenze

Credo che il dibattito pubblico, anche se aspro, debba essere un momento di crescita per tutti. Come persona pubblica, sono consapevole che tutto ciò che dico lascia un segno in molti. Prima di fare un’affermazione, penso alle conseguenze.

7. Condividere è una responsabilità

Quanto condivido in rete si riflette sulla mia credibilità personale. Non produco, diffondo o promuovo notizie, informazioni e dati che so essere falsi, manipolati o fuorvianti. Evito che anche chi comunica per mio conto lo faccia. Educo alla responsabilità le community che mi sostengono.

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare

Mi batto per le mie idee e contrasto quelle che ritengo sbagliate, ma lo faccio portando sempre il confronto sul piano dei contenuti. Rispetto il mio interlocutore e la sua sfera personale, non lo derido, non gli attribuisco affermazioni che non ha mai fatto.

9. Gli insulti non sono argomenti

Machiavelli scrive che gli uomini offendono o per paura o per odio. Sono consapevole che gli insulti sono umilianti sia per chi li riceve, sia per chi li fa: per questo non insulto e non rispondo agli insulti, e mi impegno a migliorare il mio Paese cominciando a migliorare il livello del dibattito pubblico.

10. Anche il silenzio comunica

Non parlo solo per occupare spazio o sottrarre spazio ai miei avversari. Quando parlo, faccio discorsi rilevanti, che hanno un peso e un significato. Quando taccio, anche il mio silenzio ha un peso e un significato.

CONSIDERATO
che il presidente dell’ANCI ha invitato, con una lettera del 19 Novembre 2019, tutti i comuni italiani ad aderire al Manifesto della comunicazione non ostile;
che l’Associazione Parole Ostili ha ricevuto due medaglie di rappresentanza dal Presidente della Repubblica
che numerosi comuni e personalità della politica hanno aderito al Manifesto della comunicazione non ostile, nelle diverse declinazioni;
-che, a partire dalla politica, occorre un segnale importante di rispetto e pacificazione.
RITENUTO
che l’eventuale adesione non prevede oneri finanziari;
-che per le Amministrazioni aderenti che lo desiderino, i promotori del Manifesto organizzeranno dei corsi/interventi formativi rivolti a giunte e Consigli comunali o direttamente alla cittadinanza.
Tanto premesso, considerato e ritenutosi propone al Consiglio comunale di approvare la presente mozione che impegna l‘Amministrazione comunale a

1. adottare ufficialmente il Manifesto della comunicazione non ostile per la politica;

2. trasmettere l’adesione all’Associazione Parole Ostili – in Via Silvio Pellico, n. 8/a, Trieste, per gli adempimenti conseguenti;

3. impegnarsi a darne attuazione, non solo nella versione per la politica ma anche nella versione originale del Manifesto, diretta a tutti a tutti i canali di comunicazione non solo online ma anche offline, al fine di divulgarne il contenuto sul territorio, consapevole della necessità di riportare ad un uso corretto del significato delle parole per lo sviluppo di una comunità educante.
Si chiede alle S.S.L.L., ciascuno per le proprie competenze, di iscrivere la presente mozione all’ordine del giorno del primo consiglio comunale utile.
Sant’Agata Militello, 04.12.2020
Consiglieri comunali
Salvatore Sanna
Rosa Maria Franchina
Francesca Alascia”
Facebook
Twitter
WhatsApp