giovedì, Dicembre 12, 2024

Emergenza igienico-sanitaria, sei amministratori scrivono a Musumeci

Musumeci

I sindaci dei comuni di Piraino, Patti, Brolo, Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello, Maurizio Ruggeri, Mauro Aquino, Giuseppe Laccoto, Franco Ingrillì e Bruno Mancuso ed il vicesindaco di Gioiosa Marea Giovanni Princiotta Cariddi hanno denunciato l’insostenibile situazione igienico – sanitaria a causa dell’impossibilità di smaltire la frazione indifferenziata dei rifiuti.

Da qui hanno scritto una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci, al Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi e all’assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon, evidenziando come dal 7 novembre 2020 a causa della chiusura della discarica di Alcamo, la “D’Angelo Vincenzo Srl”, sono rimasti privi di un impianto di conferimento. Già dal 23 giugno scorso gli stessi comuni, improvvisamente e senza preavviso, sono dovuti passare dalla “Sicula Trasporti Srl” di Catania all’impianto “D’Angelo Vincenzo Srl” di Alcamo, provocando non pochi disagi. Questo perché si determinò un aumento dei costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica considerevole, passando da 125 a 195 euro a tonnellata. Dal 7 novembre la discarica di Alcamo ha chiuso, provocando una crisi nella gestione dei rifiuti di molti comuni dell’isola.

Al momento non è ancora stata ricevuta alcuna comunicazione riguardo quale discarica andare a conferire e l’indifferenziato non viene più raccolto da due settimane. Non dimenticando gli adempimenti e le urgenze imposte dalla pandemia. Il 20 novembre scorso il dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti ha diffidato i comuni a raggiungere livelli più alti nella raccolta differenziata, mentre da quindici giorni non è permesso conferire i rifiuti in alcuna discarica della Sicilia e allo stesso tempo i comuni vengono diffidati in quanto produrrebbero troppo indifferenziato.

Per tutto questo si chiedono interventi immediati per la risoluzione di una vicenda che rischia di avere ripercussioni di natura igienico sanitaria.

 

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