Anche l’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, in provincia di Palermo, potrà ospitare pazienti Covid senza far venire meno i servizi sanitari ordinari già erogati. Il territorio delle Madonie fa la propria parte: i sindaci del comprensorio hanno prontamente aderito alla possibilità che la struttura, qualora si rendesse necessario, venga messa a disposizione per fronteggiare la pandemia aprendo fino ad un massimo di 100 posti letto.
Ieri infatti gli amministratori dei 9 comuni (Petralia Sottana e Soprana, Gangi, Bompietro, Blufi, Castellana Sicula, Polizzi, Alimena e Geraci Siculo) hanno incontrato il direttore generale del Dipartimento pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, il direttore sanitario del Distretto 35 dell’Asp, Calogero Zarbo, il commissario per l’emergenza Covid per la Città metropolitana di Palermo, Renato Costa e i medici responsabili del presidio ospedaliero.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito che non verranno ridotti, nell’immediato e nel futuro, né i reparti né i servizi e le prestazioni ospedaliere oggi attive.
Per gli amministratori del territorio, quindi «la creazione dei 100 posti Covid non solo non comporterà disagi per la comunità, ma potrà rappresentare una occasione di riqualificazione della struttura poiché gli investimenti sull’ospedale sono notevoli e, al termine dell’emergenza, resteranno in dotazione per erogare prestazioni specialistiche di livello regionale e non solo. Una possibilità di rilancio, quindi, sia per la tutela del diritto alla salute dei residenti sia un “attrattore di sicurezza” in un territorio di pregio che punta, tra l’altro, sul turismo del benessere come settore di sviluppo delle Madonie, così come di recente sottolineato nel forum promosso nei giorni scorsi a Catania dal Cefpass e da The European Home Ambrosetti».