giovedì, Dicembre 12, 2024

Il comparto del wedding è alla canna del gas!

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Il comparto del wedding rischia il definitivo ko.

Un settore che, a livello nazionale, conta 50 mila tra imprese e partite iva, più  oltre 300mila dipendenti tra impiegati stabili e stagionali.  Fanno riferimento aziende di catering, wedding planner, fotografi, musicisti, fioristi e chi confeziona abita da cerimonia; a causa delle misure adottate con l’ultimo Dpcm, rischia di collassare dal momento che “i matrimoni potranno essere svolti con la sola presenza dei soggetti che devono intervenire secondo le norme dello stato civile alla celebrazione e con non più di dieci invitati”.

A raccogliere le preoccupazioni degli operatori del settore è la Federmep.  «Quello che accadrà nel prossimo fine settimana – afferma il presidente Serena Ranieri – sarà qualcosa di inimmaginabile. Rischiano di saltare oltre cinquemila cerimonie, tra matrimoni, comunioni e battesimi, molti dei quali dovevano essere già celebrati in primavera. Danni su danni  non solo per noi, addetti ai lavori. Centinaia di migliaia di euro di prodotti deteriorabili che saranno gettati in quanto acquistati per l’occasione e non più utilizzabili. Comprendiamo le ragioni di carattere sanitario, ma il governo non può non tenere in considerazione l’impatto economico e sociale di decisioni prese l’oggi per il domani.

Chiediamo, infatti, una deroga per gli eventi programmati, prevedendo rigidi controlli da parte delle autorità competenti e ristori per le cerimonie che saranno annullate, così come ha richiesto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a nome della Conferenza delle Regioni». Se, poi, consideriamo che da marzo sono stati cancellati circa 65 mila matrimoni e circa 200 mila eventi di altra natura, si può ben comprendere quante e quali erano la attese rispetto alla prevista ripresa a partire dall’autunno. «La perdita per il settore  – aggiunge il vicepresidente di Federmep, Pasquale Mazzei – ammonta a circa 20 miliardi, senza contare l’indotto.”

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