venerdì, Dicembre 13, 2024

Rimborsi ai viaggiatori per biglietti e abbonamenti ferroviari, critici Federconsumatori e Comitato Pendolari

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Federconsumatori Sicilia e Comitato Pendolari Sicilia ritengono inaccettabile la decisione adottata dalla Regione Sicilia sui rimborsi spettanti ai viaggiatori che non hanno potuto sfruttare biglietti e abbonamenti a causa della pandemia.

Un decreto che è in contrasto con quanto stabilito dal decreto rilancio del Governo, che ha validità nazionale. In tale decreto non c’è accenno in merito ad eventuali termini  entro cui presentare la richiesta di rimborso dei biglietti o degli abbonamenti non fruiti. Nel decreto siciliano, poi, non è previsto alcun rimborso per le corse semplici né per gli abbonamenti settimanali, ma solo per i mensili e gli annuali. La modalità di rimborso, poi, solo in pochi casi è il denaro contante e quasi sempre è il voucher.

Sia Federconsumatori   che il Comitato Pendolari Sicilia avevano espresso le loro perplessità nei confronti della bozza di decreto già il 23 settembre, nel corso di un tavolo di confronto con il Governo Regionale. Ma, evidentemente questa osservazioni sono state ignorate. “Abbiamo aspettato a lungo questo   decreto e abbiamo collaborato con le nostre osservazioni, ha dichiarato il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa e non possiamo che essere delusi dal risultato ottenuto. Il decreto 2906/2020 non solo non accoglie le nostre proposte ma è anche in contrasto con la normativa nazionale e, in più punti, con la ragionevolezza”.

“Non riusciamo a capire per quale motivo, ha aggiunto il presidente del Comitato Pendolari Sicilia, Giacomo Fazio, in Sicilia siano rimborsabili gli abbonamenti mensili fino a maggio e quelli annuali fino al 10 giugno, mentre in altre Regioni italiane come il Piemonte i rimborsi valgono fino a metà ottobre”. Sussistono per Federconsumatori e Comitato Pendolari contrasti con la normativa vigente e proprio per questo stanno valutando la possibilità di segnalare tutto all’Autorità dei Trasporti.

E’ necessaria l’abolizione del   termine per la presentazione delle domande di rimborso fissato per il 31 dicembre 2020 – termine non previsto dal decreto rilancio nazionale, come anche l’estensione dei benefici anche agli abbonamenti mensili oltre il periodo del 10 giugno. Deve anche essere allargata la platea dei soggetti che potranno beneficiare del rimborso in denaro contante.

 

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