venerdì, Aprile 19, 2024

Caronia: l’epilogo del giallo d’estate, tra dramma e polemiche – video

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Si sono infrante alle 10.28 di ieri le speranze di trovare Gioele ancora vivo a Caronia. Nella boscaglia di c.da Sorba, dopo ben 16 giorni di ricerche sono stati trovati i resti del corpo di un bambino di tre o quattro anni, brandelli di una maglietta e delle scarpette blu riconducibili a figlio di Viviana Parisi. La donna è stata trovata morta sabato 8 agosto nei pressi di un traliccio Enel a circa 400 mt dal punto in cui ieri è stato rinvenuto il corpo del piccolo. Per dire che si tratta proprio di Gioele occorrerà attendere l’esito dell’esame del DNA.

Madre e figlio erano scomparsi la mattina del 03 agosto dall’A/20, nei pressi della galleria pizzo Turda, dopo un incidente con un furgoncino. Viviana, con Gioele in braccio, impaurita, ha scavalcato il guardrail al km 117 e ha fatto perdere le sue tracce. Immediati erano scattati i soccorsi e le ricerche che hanno visto impegnate decine di uomini delle forze dell’ordine per 17 giorni, con droni e cani molecolari. Ieri, a trovare i resti del bimbo è stato un volontario, Pino Lo Bello, ex carabiniere, che ha seguito l’idea che Viviana fosse morta prima di Gioele e che il bimbo avesse vagato nei pressi del punto dove la madre è stata poi ritrovata. Ieri l’ex militare ha risposto all’appello del padre di Gioele, Daniele Mondello, che ha chiesto aiuto per cercare suo figlio. La circostanza ha sollevato dubbi e polemiche sul metodo con cui sono state condotte le ricerche di Viviana e Gioele.

 

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