mercoledì, Dicembre 11, 2024

La sparizione di Viviana e Gioele, cominciato il terzo giorno di ricerche. La procura di Patti apre un’inchiesta

viviana gioele

E’ il terzo giorno di ricerche della Dj Viviana Parisi, 43anni e di suo figlio Gioele, appena 4 anni, che dopo aver avuto un incidente autonomo non grave sulla A/20 nella tarda mattinata di lunedì scorso, si sarebbero allontanati dall’auto. Madre e figlio sembrano essere stati inghiottiti nel nulla. Un mistero su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Patti, sotto il coordinamento del Procuratore Angelo Cavallo.

Bocche cucite da parte degli investigatori sui tanti punti non chiari di questa vicenda, su cui è stato aperto un fascicolo come atto dovuto. Viviana che vive a Venetico, la mattina di lunedì 3 agosto sarebbe uscita di casa dicendo al marito, Daniele, musicista e Dj come lei, che si sarebbe recata con il piccolo Gioele al centro commerciale di Milazzo, a pochi km da casa.

La sua auto, però, una Opel, che riporta i segni di un banale incidente, è stata ritrovata dalla Polstrada di S. Agata Militello nella tarda mattinata al km 117 della A/20 in direzione Palermo, sul viadotto Pizzo Turda a Caronia, in località Torre del Lauro. Alcune persone l’avrebbero vista allontanarsi dal luogo dell’incidente. Sulla vettura sono stati trovati gli effetti personali della donna. Secondo indiscrezioni, invece, avrebbe lasciato il cellulare a casa. Alcuni familiari hanno riferito che la donna, molto attaccata al bambino, ultimamente aveva manifestato un particolare stato di disagio emotivo, legato al lockdown.

Ma dove stava andando Viviana? Perchè si è allontanata da Milazzo, dove doveva andare a fare acquisti? Perchè ha abbandonato l’auto? Tante le ipotesi formulabili, gli inquirenti indagano a 360° non escludendo nessuna pista, analizzando anche i profili social della donna,  volto noto nel mondo della musica “hardstyle”, dove lavora e si esibisce assieme al marito. Ma nessuna, al momento sembra trovare concreto riscontro. La macchina delle ricerche, sotto il coordinamento della Prefettura di Messina, ha visto impegnati uomini e mezzi nell’area e nelle campagne circostanti il luogo del sinistro, dove vi sono anche tratti di boscaglia.

Sul posto, oltre agli agenti della polizia stradale, anche i carabinieri della compagnia di S. Stefano di Camastra, gli agenti della polizia municipale di Caronia e gli specialisti dei i Vigili del Fuoco, con 15 unità, comprese 2 squadre cinofile, una squadra operativa ed una unità di comando locale su autofurgone UCL. Sulla zona continuano a sorvolare i droni e un elicottero, ma della donna e del bambino non ci sarebbe traccia. Questa mattina sono riprese a pieno regime le ricerche, a cui si sono uniti i volontari della protezione civile, per battere più velocemente una porzione più ampia di territorio. Si sta anche scandagliando un piccolo laghetto, situato tra le contrade di Pizzo Turda e Buzza, nei pressi del tratto autostrdale dove la donna ha abbandonato la Opel e non è escluso l’intervento degli operatori fluviali dei vigili del fuoco per scandagliarne il fondale.

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