venerdì, Luglio 26, 2024

“Manca il reagente”, l’ass. Razza replica sui ritardi nell’esito dei tamponi

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In Sicilia sono circa venti i laboratori, tra pubblici e privati, in grado di processare i tamponi per il Covid-19. Il problema però è l’assenza dei reagenti chimici, necessari per analizzarli.

Da giorni infatti, in tutte le province, aumentano i tamponi che giungono ai laboratori, ma sono quasi totalmente esaurite le scorte di reagenti. Ciò rallenta l’esame dei tamponi già arrivati.

Si sono evidenziati ritardi nell'esito dei tamponi per la mancanza di reagenti in Sicilia. A placare le polemiche è l'assessore regionale alla salute Ruggero Razza.

Pubblicato da AMnotizie.it su Martedì 31 marzo 2020

“Il problema non nasce dalla Protezione Civile nazionale – spiega l’assessore Razza –, ma dal contesto internazionale. Le aziende che riforniscono di reagenti sono per lo più americane e da qualche giorno gli Usa impediscono le esportazioni per fare fronte alle loro prevedibili ulteriori necessità”.

Razza comunque sottolinea che nessuno viene abbandonato: “Chi presenta sintomi viene portato in ospedale. Mentre chi non ha sintomi deve in ogni caso restare in quarantena. L’unica differenza è che in attesa dell’esito del tampone la quarantena potrebbe allungarsi”.

Sulla valenza del tampone è intervenuto Francesco Vitale, professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva presso l’Università degli studi di Palermo e componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus, che chiarisce: “In relazione alle notizie di stampa che attribuiscono un valore centrale all’accertamento di positività per i pazienti sintomatici va evidenziato che il principale metodo, anche nel paziente Covid-19, è la valutazione clinica. Il tampone semmai ha la funzione di accertare, dal punto di vista virologico, ciò che è stato valutato dalla anamnesi e dalla sintomatologia clinica.
Ogni tampone naso-faringeo iene esaminato in laboratorio alla ricerca della presenza di vari microrganismi tra cui i virus. Il processo richiede una serie di azioni che, per ogni campione, vengono sviluppate in un arco temporale di circa quattro ore.
I tempi di consegna dei risultati possono variare in base al numero di campioni che vengono processati, andando dalle 4-5 ore fino ad alcuni giorni. Basti pensare che, come prevedono la Circolare ministeriale n 9480 e seguenti, nei laboratori autorizzati nel territorio italiano viene data priorità ai campioni effettuati sul personale sanitario e delle forze dell’ordine per i quali si richiede uno sviluppo dei risultati entro un tempo massimo di 36 ore”.

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