venerdì, Dicembre 13, 2024

Coronavirus – I Sindaci del Distretto Sanitario 30 chiedono maggiore chiarezza

distretto sociosanitario 30
I 14 sindaci del Distretto Sanitario 30 hanno inoltrato sabato 21 marzo una nota di richiesta e d’attenzioni.
I Sindaci dei Comuni di Patti (Comune Capofila), Brolo, Ficarra, Floresta, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Piraino, Raccuja, San Piero Patti, Sant’Angelo di Brolo, Sinagra, Ucria, Oliveri della Città Metropolitana di Messina, tutti appartenenti al Distretto Socio – Sanitario 30, che costituiscono l’interfaccia naturale ed immediata con la popolazione, rappresentano l’esigenza di essere messi dettagliatamente a conoscenza delle misure fìn qui intraprese per prevenire e fronteggiare adeguatamente l’emergenza Covid-19, chiedono interventi, attenzioni ma sopratutto maggiore informazione.
Si legge nella nota che i sindaci: “ritengono imprescindibile una più serrata interlocuzione con la governance dell’Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Messina e la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero “Barone Romeo” di Patti, al fine di tranquillizzare ed informare correttamente le proprie comunità circa l’adeguata organizzazione delle strutture sanitarie e degli operatori del territorio“. E inoltre “manifestano perplessità per le modalità con le quali sono stati eseguiti presso il P.O. “Barone Romeo” di Patti i tamponi su soggetti potenzialmente positivi al Covid-19, che hanno determinato la necessità di spostamenti di tali soggetti, provenienti da vari Comuni del territorio, con lunghe attese, in condizione di non isolamento,  e dunque, con possibili rischi di contagio.
Per quanto sopra chiedono nel dettaglio:
  1. che vengano attivate tutte le misure atte a consentire l’esecuzione domiciliare dei tamponi, onde prevenire al massimo il possibile diffondersi del contagio;
  2. che vengano attivate con urgenza le procedure necessarie per ampliare il numero dei sanitari disponibili per i prelievi e l’esame dei tamponi;
  3. che venga loro reso noto il numero di kit disponibili per la popolazione ricadente all’interno dei Presidi Ospedalieri di Patti e Barcellona P.G.;
  4. che venga sottoposto a tampone il personale sanitario in servizio;
  5. che i tamponi vengano effettuati, preferibilmente, in modalità domiciliare o, in subordine, in strutture separate dall’edificio principale del P.O. “Barone Romeo” e, comunque, con modalità tali da escludere possibili rischi di contagio tra i soggetti sottoposti a tampone e/o tra questi e gli operatori sanitari e gli altri pazienti;
  6. che il pretriage, per casi di sospetta infezione da Covid–19, avvenga in ambienti fisicamente separati da quelli del Pronto Soccorso ordinario ed opportunamente segnalati, in modo da evitare qualsivoglia rischio di contatto, e quindi di eventuale contagio, tra pazienti potenzialmente positivi e gli altri pazienti;
  7. che vengano immediatamente adottate presso il P.O. “Barone Romeo” adeguate misure di sicurezza, anche attraverso il controllo con termometro laser della temperatura corporea di tutti i visitatori in ingresso, al fine di garantire dal contagio, per quanto possibile, gli operatori sanitari e i ricoverati;
  8. che venga loro comunicato il numero di posti di terapia intensiva disponibili e quanti ventilatori polmonari siano stati, sino ad oggi, attivati, o siano, in fase di attivazione nei  PP. OO. di Patti e Barcellona P.G., quest’ultimo indicato come Covid Center della zona;
  9. che venga fornito ai presidi ospedalieri di Patti e Barcellona P.G. un quantitativo adeguato del farmaco “tocilizumab”, il quale sembra essere, allo stato, l’unica speranza di cura per la polmonite da Covid-19.
I sindaci sollecitano, inoltre, anche nell’infausta previsione di una maggiore, prossima diffusione del contagio nel nostro territorio, un’ informazione giornaliera del numero di tamponi effettuati e dei relativi risultati, nonché un maggiore e costante dialogo tra i Sindaci del Distretto D 30 e le Autorità Sanitarie di riferimento, e chiedono ancora, che vengano comunicate le risorse, umane ed economiche, immediatamente disponibili per la realizzazione degli interventi necessari come sopra evidenziati.
C’è anche un’istanza all’On. Assessore Regionale alla Salute Ruggero Razza, per un urgente incontro, da tenersi con le modalità ritenute più opportune.
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