sabato, Dicembre 14, 2024

Sant’Agata M.llo: l’ospedale avrà un’ala per i pazienti Covid e la terapia intensiva

sant'agata di militello

L’ospedale di Sant’Agata Militello non diventerà totalmente un Covid hospital, ma avrà un’ala destinata ai pazienti affetti da Coronavirus.
Questo succederà non appena i tecnici riusciranno ad individuare percorsi separati, accessi e triage diversi e una maggiore dotazione organica, in maniera tale che non vi sia commistione tra gli operatori sanitari nelle due aree.
In più sarà creato un reparto di terapia intensiva, che rimarrà operativo anche dopo la fine dell’emergenza.

Sulle prospettive di riconversione dell’ospedale santagatese come “Covid hospital”, dopo le proteste dei giorni scorsi di sindaci e operatori sanitari, si è svolto un incontro oggi pomeriggio. Presenti all’ospedale di Sant’Agata Militello gli assessori regionali alla salute e alle autonomie locali Ruggero Razza e Bernardette Grasso, il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri e alcuni deputati regionali.

La riconversione totale in Covid hospital dell’ospedale santagatese avrebbe invece reso necessaria la dislocazione di tutti i reparti, compresi quelli di emergenza urgenza.

Garanzie sono arrivate da parte dell’assessore Razza, anche sui dispositivi di protezione che saranno forniti per affrontare in maniera adeguata l’emergenza.

Dopo un incontro riservato con i sindaci, Razza ha espresso la propria idea parlando ai medici ed al personale presente.

“Deve essere garantita l’assoluta sicurezza della struttura ospedaliera – ha detto Razza -, se in questa struttura potranno essere assicurati questi obiettivi, Sant’Agata Militello è preferibile a Mistretta, che non può essere in questa fase una soluzione per via della dotazione organica molto ridotta. C’è una terza via, che però non può essere assolutamente accettabile, ossia quella di non dare ai pazienti della provincia di Messina un’adeguata certezza di numero di posti letto in degenza e terapia intensiva”.

“Il reparto di terapia intensiva rimarrà al territorio anche dopo l’emergenza – dichiara Bernardette Grasso -, tutto ciò che si fa in termini di investimento in questa fase, va nell’ottica di lasciare un valore aggiunto all’ospedale di Sant’Agata Militello, perché questo presidio diventi finalmente punto di riferimento di un vasto territorio. Purtroppo prima d’ora non si è mai potuto fare un grosso investimento di questo tipo, mentre le risorse comunitarie aggiuntive, stanziate adesso per fronteggiare la pandemia da Coronavirus, ci consentono di arricchire l’offerta sanitaria sul territorio dei Nebrodi, anche al termine dell’emergenza”

“Ringrazio l’assessore regionale alla salute – dichiara il Sindaco di Sant’Agata di Militello Bruno Mancuso – per aver raccolto il grido di allarme che proveniva dal territorio, rassicurandoci sul mantenimento dei reparti di emergenza dell’ospedale, sulla realizzazione dei posti di terapia intensiva per dare qualificata assistenza ai pazienti, sull’individuazione, in fase di studio da parte dei tecnici, di un percorso interno nettamente separato per il Covid hospital e quindi circa la dotazione organica di supporto, di dispositivi di protezione per il personale e strumentazioni adeguate.

Grazie anche all’assessore Bernadette Grasso, che da giorni ci sta mettendo la faccia su questo argomento, al vice ministro Giancarlo Cancelleri ed ai colleghi sindaci che hanno da subito sposato questa battaglia a tutela dell’ospedale e della salute di tutto il territorio.

Grazie alla dottoressa Paolina Reitano e al personale medico, infermieristico e parasanitario dell’ospedale, per la fase di particolare impegno cui sono e saranno ancor di più chiamati.”

 

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