giovedì, Aprile 18, 2024

Mancano le mascherine FFP2 ed FFP3

mascherine protettive

Mancano le mascherine filtranti FFP2 o FFP3 che sono efficaci contro il coronavirus. A riferirlo è il Vicepresidente della VII Circoscrizione di Palermo, Fabio Costantino.

“Ho ricevuto diverse segnalazioni dal personale sanitario locale, costretto a dover fronteggiare il Coronavirus senza le dovute precauzioni. Medici, infermieri e operatori sanitari in genere prestano il loro prezioso contributo alla comunità, pur sapendo di essere sprovvisti delle misure minime utili a garantire la loro salvaguardia. Non dispongono delle mascherine filtranti FFP2 o FFP3, le uniche veramente efficaci a garantire la protezione dai virus, ma semplicemente di pochissime mascherine monouso, che a causa di carenza vengono utilizzate più e più volte. È opportuno fare chiarezza su questa vicenda. Se infatti le mascherine filtranti FFP2 e FFP3 hanno un’efficacia filtrante del 92% e del 98%, quelle chirurgiche servono a poco, in quanto dispositivi medici che nascono con lo scopo di proteggere il paziente in situazioni specifiche, per esempio in sala operatoria, e non il personale sanitario. Non hanno un bordo di tenuta sul volto ma uno specifico sistema filtrante per aerosol solidi e liquidi, a differenza dei DPI, e quindi non progettate per difendere chi le indossa dai virus”.

“Una situazione gravosa – continua il Vicepresidente –  che coinvolge tutte le Asp siciliane, non dimenticando che l’Organizzazione Mondiale della Sanità prescrive le mascherine filtranti FFP2 e FFP3 idonee per proteggersi da ‘agenti biologici aerodispersi’ come i virus e lo stesso lo riconoscono il ministero della Salute e l’Ispesl, lo statunitense National Institute for Occupational Safety and Health (Niosh) e l’ente di normazione italiano (Uni)”.

Mentre resta l’allarme su questo argomento ancora irrisolto, arrivano novità per i medici iscritti agli Ordini delle province di Messina e Reggio Calabria che viaggiano tra le due città; potranno traghettare sullo Stretto di Messina con le proprie auto senza costi aggiuntivi. Lo ha ricordato il deputato messinese e questore del MoVimento 5 Stelle alla Camera Francesco D’Uva.

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