venerdì, Aprile 19, 2024

Più trasparenza e standard anti-corruzione: firmato protocollo di intesa Regione-Università

L'assessore regionale alla salute Ruggero Razza
L'assessore regionale alla salute Ruggero Razza

“Ritorna l’era dei concorsi anche nei Policlinici, i giovani entreranno all’interno delle aziende universitarie, mentre fino ad oggi il percorso di crescita è stato legato più ai profili accademici e meno a quelli assistenziali”.

Questo il commento dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a margine delle sottoscrizione, avvenuta ieri, nella sala conferenze del Policlinico Gaspare Rodolico a Catania, del protocollo d’intesa con i rettori dei tre Atenei pubblici siciliani.

L’accordo cambia le regole della selezione dei direttori di struttura complessa, aprendo le porte ai docenti associati e istituendo criteri più simili a quelli delle altre aziende ospedaliere. Meno potere ai vertici universitari, dunque, una commissione formata da docenti esterni e il coinvolgimento del direttore generale nella scelta. Queste solo alcune delle novità introdotte. Previsto anche il rafforzamento degli standard anticorruzione. “Siamo riusciti ad attivare una collaborazione davvero fattiva tra l’Università di Catania, gli altri atenei dell’Isola e l’assessorato regionale”, commenta il rettore dell’Ateneo di Catania Francesco Priolo” Desidero manifestare un sentito ringraziamento all’assessore Ruggero razza che si è prodigato molto e un tempi relativamente brevi siamo giunti a quasto grande risultato”.

“Gli elementi più significativi – dice del rettore Fabrizio Micari – riguardano le procedure per la scelta delle figure apicali, la definizione del livello di impegno dei docenti universitari nei Policlinici, la definizione dei rapporti con le altre aziende ospedaliere. Viene inoltre riaffermata l’organizzazione dipartimentale ad attività integrata”.

“Per l’università di Messina – dice il rettore Francesco Cuzzocrea – è un momento determinante, di fondamentali innovazioni, tra cui il peso del personale tecnico di laboratorio e socio sanitario dell’Università che svolge attvità presso il Policlinico che avrà una diversa posizione in pianta organica. Questo ci consente di sviluppare la ricerca”.


Il protocollo avrà durata triennale e prevede per la selezione dei primari l’applicazione dei principi dell’evidenza pubblica, della massima partecipazione e adeguata motivazione della nomina. Il documento estende inoltre la possibilità di far ricoprire l’incarico di direttore di struttura complessa anche ai docenti associati. E’ prevista la nomina di una commissione composta dal direttore sanitario aziendale e da docenti esterni all’ateneo del settore scientifico di riferimento, la redazione di un elenco di idonei corredato da giudizi individuali di adeguatezza e la nomina del primario d’intesa col manager dell’azienda. Una delle misure più interessanti previste nel documento è l’istituzione del “Comitato di valutazione dei conflitti di interesse” (a composizione paritetica tra Università e Azienda ospedaliera universitaria), organo anti-corruzione con riferimento ai contratti pubblici per l’acquisizione di beni e servizi, farmaci, dispositivi sanitari.

Altro passaggio interessante è costituito dall’attenzione ai giovani ricercatori, per i quali è previsto lo stesso trattamento economico dei loro colleghi di pari incarico in servizio presso gli ospedali non universitari.

Il protocollo prevede poi un’ azione di autorizzazione e di vigilanza da parte dell’assessorato nella stipula di convenzioni per la chiamata di professori di prima e di seconda fascia e di contratti per il reclutamento di ricercatori tra il personale sanitario già inserito nella dotazione organica dei Policlinici.

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