mercoledì, Dicembre 11, 2024

Sicilia, ritirato manifesto sessista su consumo alcol da parte delle donne

Il Manifesto incriminato
Il Manifesto incriminato

“Sul sito della comunicazione istituzionale dell’Assessorato alla Sanità della Regione Siciliana è apparsa (ed in seguito rimossa a causa di una ‘rivolta popolare’) una campagna di sensibilizzazione sull’abuso di alcol da parte…delle donne”.

Lo scrive in un comunicato Marcella Cannariato, responsabile della Fondazione Marisa Bellisario in Sicilia, che aggiunge: “Eh si: perché l’alcol, alle donne fa male (agli uomini, non si sa!) ed è opportuno rispettare ‘le dosi’ per evitare patologie come infertilità, aborti spontanei e tutto quello che riguarda la sfera riproduttiva. Il messaggio ‘testuale’, tra l’altro, è accompagnato dalla campagna di comunicazione visiva che mette in mostra, in un disegno che sembra ‘invogliare’, più che dissuadere…due abbondanti ‘coppe di vino’ sul seno”. Per Marcella Cannariato si tratta “di campagne istituzionali che degradano la donna ai soliti cliché. Come Delegazione Sicilia della Fondazione Bellisario – aggiunge – riteniamo di dover denunciare e monitorare sempre comportamenti disfunzionali come questo, che ledono la dignità della donna e che contribuiscono a costruire un’immagine sessista di cui certamente non sentiamo la necessità”.

“Qualche anima buona si deve essere incaricata di informare Ruggero Razza, che lui non dirige ‘Drive In’, bensì l’assessorato regionale alla Salute. Si spiega solo così il rapido ritiro del manifesto sul consumo dell’alcol da parte delle donne in cui appare una procace fanciulla che a tutto fa pensare tranne che alla scienza medica“. Lo afferma la segretaria della federazione palermitana di ArticoloUno, Mariella Maggio.

“Quel manifesto – prosegue – farebbe piangere se non fosse stato fatto da una istituzione pubblica. Avvilisce invece constatare che chi dovrebbe preoccuparsi della salute di tutti noi tradisce, avendo avallato una tale pubblicità, una mentalità sessista e una sconcertante mancanza di rispetto per le donne”.

“L’assessore Razza – conclude Maggio – anziché sprecarlo, si preoccupi di investire il denaro pubblico in tutte le azioni necessarie per la prevenzione e la tutela della salute delle donne”.

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