giovedì, Dicembre 12, 2024

“Il Francesco di Palermo” del regista Antonio Turco vince il miglior corto al Foggia Film Festival

Antonio Turco
Il regista amastratino Antonio Turco
All’interno della 9° edizione del Foggia Film Festival, che si tiene dal 24 al 30 novembre, Antonio Turco si è aggiudicato il premio come miglior film, nella sezione University Awards, con il corto “Il Francesco di Palermo”.
Di seguito le motivazioni della vittoria rilasciate dalla giuria: “Per la straordinaria focalità e la completezza narrativa che il film centra e per le tematiche difficili, umane e attuali, che il film riesce a raccontare con grande sensibilità e coinvolgimento emotivo.”
Il regista, studente ventiduenne di Mistretta, studia reportage audiovisivo presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Varie riflessioni e creatività artistica hanno portato il giovane autore a realizzare un film sulla missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte a Palermo.
Il Festival si pone l’obiettivo di promuovere il linguaggio audiovisivo del cinema italiano, favorire la conoscenza di nuovi autori, la circolazione del documentario italiano, con particolare attenzione alle cinematografie e tendenze artistiche emergenti.
Il protagonista del film è lo stesso fondatore e missionario laico che ha costituito la comunità nel 1991 partendo dalla stazione centrale di Palermo. Dopo vari digiuni gli sono stati affidati vari locali quali l’ex disinfettatoio comunale, in via Archirafi, o l’ex caserma dell’aeronautica militare, in via dei Decollati. La struttura oggi ospita più di mille persone provenienti da varie nazioni. L’attenzione è in favore dei più deboli, che vengono accolti ricevendo non solo ospitalità, ma sopratutto l’opportunità di imparare un mestiere che gli possa consentire di costruire un futuro migliore, anche al di fuori della struttura.
Il film racchiude la vita quotidiana all’interno della comunità. Al centro dell’opera quattro storie di rinascita in cui parte dei protagonisti, apprendendo un mestiere, ne hanno creato la propria professione e autonomia. Francois, giovane africano cinquantenne, dopo aver conosciuto Ester in missione ha deciso di aprire insieme a lei una propria sartoria nel centro storico di Palermo. Adesso lui dedica parte della giornata a insegnare questo mestiere ad altri ragazzi immigrati. “Non vogliamo pesare su questo paese che già ci ospita – racconta la signora davanti alle telecamere di Antonio – così, a nostra volta, abbiamo deciso di aprire le porte a tutti quelli che vogliono imparare questo mestiere“.
Paolo, ragazzo nigeriano, dedica parte della giornata presso il laboratorio di panetteria. Egli, oltre ad avere una forte passione per l’arte fornaia, ha frequentato una scuola di specializzazione ottenendo una certificazione per entrare nel mondo del lavoro. Il giovane ogni mattina si sveglia alle 3 per impastare e infornare chili e chili di pane, utili per l’intera missione.
La normale quotidianità viene tramutata in un’atmosfera di attesa, di preparazione – racconta il regista – dopo che viene accolta la notizia di un’inaspettata visita da parte del papa“. Papa Francesco nella sua visita pastorale del 15 settembre 2018 a Palermo, ha deciso di condividere il momento del pranzo con gli accolti della missione “Speranza e carità”. Quando arriva Papa Francesco nella Missione – documenta Antonio – Biagio è quasi incredulo di ciò che sta avvenendo e, senza perder tempo, lo abbraccia. Dopo aver salutato tutte le persone presenti, il Santo Padre prende posto nella lunga tavolata preparata per l’occasione. L’immagine ricorda l’ultima cena di Leonardo anche se gli accolti sono ben più di dodici.
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