giovedì, Aprile 18, 2024

Messina, il messaggio di speranza e vita di Nicholas Green in una foto

Il bellissimo abbraccio
Il bellissimo abbraccio

C’era anche Maria Pia Pedalà questa mattina alla cerimonia di inaugurazione ed intitolazione del nuovo reparto di Rianimazione del Policlinico di Messina a Nicholas Green. Maria Pia è una delle 7 persone che grazie alla donazione degli organi del piccolo statunitense, è tornata, 25 anni fa, a vivere.

Accompagnata dal sindaco di S. Fratello Salvatore Sidodi Pinto e dai suoi familiari ha incontrato nuovamente i genitori di Nicholas.

Il bambino di San Francisco perse, infatti la vita a soli 7 anni a causa di un tentativo di rapina, sfociato poi in omicidio avvenuto sull’A2 Salerno-Reggio Calabria all’altezza di Polistena. Il 29 settembre 1994, Nicholas viaggiava proprio verso la Sicilia su una Y10, con papà Reginald e mamma Margaret e la sorellina Eleanor, sul sedile posteriore della vettura. Francesco Mesiano e Michele Iannello (poi identificati e condannati  in via definitiva dalla Cassazione rispettivamente all’ergastolo e a 20 anni, nell’aprile del 1999) scambiarono l’automobile per quella di un gioielliere ed esplosero due colpi di pistola che colpirono Nicholas. Il piccolo fu ricoverato al reparto di rianimazione del policlinico di Messina, dove si spense il primo ottobre. I genitori di Nicholas, con un gesto che fece molto clamore in una Italia ancora poco attenta, al tempo, al tema della donazione degli organi, autorizzarono l’espianto degli organi e delle cornee, dando speranza alla vita di sette persone, tra cui c’era anche Maria Pia, all’epoca cittadina di Torrenova, ricoverata al Policlinico in coma epatico. Un dono di vita, generosità e speranza a cui l’intera comunità Torrenovese ha voluto tributare riconoscimento, intitolando a Nicholas la scuola elementare di Via Benedetto Caputo e che ha partecipato anche a questa cerimonia con la presenza del vice sindaco Massimiliano Corpina.

Vi proponiamo nella nostra foto l’abbraccio tra Margaret, mamma di Nicholas e Maria Pia, che si è sposata, vive oggi e S. Fratello ed è mamma di due splendidi bimbi. Il più grande dei due si chiama Nicholas. Lo scatto racconta, senza tanti giri di parole, le emozioni e i sentimenti che vanno oltre la reciproca riconoscenza, un legame che testimonia la continuità della vita di chi, grazie ad una donazione di organi ha un’altra chance e chi, donando gli organi di un proprio caro che non ce l’ha fatta, continua a farlo vivere attraverso gli altri, con un gesto di grande generosità.

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