sabato, Dicembre 14, 2024

Sant’Agata Militello: il Tar ha “congelato” la revoca del finanziamento di un progetto di consolidamento

tar

E’ stata fissata al 19 novembre 2020 l’udienza di merito davanti al Tar di Palermo riguardante la richiesta di revoca parziale del finanziamento dell’intervento di difesa del centro abitato zona ovest del torrente Cannamelata di Sant’Agata Militello.

E’ stata la prima sezione del tar ad accogliere la richiesta di sospensiva proposta dal comune di Sant’Agata Militello, a fissare la data dell’udienza di merito e a condannare l’assessorato regionale territorio e ambiente al pagamento delle spese della fase cautelare per 800 euro.

Il comune tirrenico, rappresentato dall’avvocato Flavia Galbato Muscio, si è opposto all’assessorato regionale territorio e ambiente, rappresentato dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo; ha richiesto l’annullamento, previa sospensiva, dell’efficacia del decreto regionale del 27 dicembre 2018, con cui è stato revocato parzialmente il finanziamento dell’intervento di difesa del centro abitato zona ovest del torrente Cannamelata, con conseguente richiesta di restituzione, entro il termine di trenta giorni, di oltre 194 mila euro.

La Regione ha motivato la revoca del contributo precedentemente concesso, per il conferimento diretto di incarichi professionali, in violazione delle previsioni del codice degli appalti e aveva ribadito che fosse sussistente il difetto di giurisdizione, eccezione che però è stata rigettata.

Il tar, da un lato, ha ritenuto che potessero concretizzarsi criticità riguardo all’incidenza dell’obbligo di restituzione sull’equilibrio finanziario del comune ricorrente; dall’altra, da una prima sommaria valutazione dei fatti, ha ritenuto il ricorso del comune potesse essere plausibile, poichè all’epoca del conferimento dell’incarico la normativa regionale consentiva l’affidamento diretto, tant’è che negli stessi provvedimenti adottati dall’amministrazione regionale si dà atto che le determine sindacali d’incarico erano conformi alle disposizioni vigenti al momento dei fatti contestati.

Ecco perchè la sospensiva proposta dal comune è stata accolta ed è stata sospesa l’efficacia del decreto regionale. Il Tar ha fissato poi l’udienza di merito al 19 novembre 2020, condannando l’assessorato al pagamento delle spese della fase cautelare.

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