martedì, Marzo 19, 2024

Capo d’Orlando, aperto un contenzioso tra il comune e la Multiecoplast

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E’ ripresa ieri la raccolta dei rifiuti a Capo d’Orlando, interrotta per un giorno, lo scorso mercoledì per lo sciopero degli addetti. E’ stato ritirato, come da calendario, i contenitori di vetro e lattine, mentre quelli dell’umido, che dovevano essere ritirati mercoledì, sono stati raccolti questa mattina, creando qualche disagio alla comunità, specialmente a causa del cattivo odore proveniente dai contenitori marroni.

Un problema, quello della raccolta differenziata a Capo d’Orlando, che continua ormai da un anno circa. Dal 15 settembre la Multiecoplast, la società che gestisce il servizio per conto dell’Aro Nebrodi, di cui fanno parte anche altri 4 comuni, Torrenova, Caprileone, Ficarra e San Salvatore di Fitalia abbandonerà definitivamente la gestione della raccolta.

Non si conosce ancora il nome della ditta preposta a sostituirla, ma intanto l’ufficio preposto al servizio ha contestato alla società Multiecoplast la mancata o parziale effettuazione di ben 27 servizi, in netto contrasto con il contratto disdetto unilateralmente dalla società per il mancato pagamento di fatture per circa 3 milioni di euro.

Se il contenzioso che si è aperto tra le due parti dovesse dare ragione, anche parzialmente al Comune, la somma richiesta dovrebbe diminuire drasticamente.

Tra le contestazioni principali spiccano “la mancata attuazione del servizio di spazzamento con frequenza giornaliera nelle zone del centro e San Gregorio, San Martino, Certari, Catutè e Forno e con frequenza trisettimanale nelle zone di Malvicino, Piscittina, Tavola grande, Consolare Antica, Trazzera marina e Bruca. E ancora la “mancata effettuazione del servizio di lavaggio e disinfezione dell’area mercatale, nonché delle aree che hanno ospitato le fiere e feste patronali”. Inoltre la mancata raccolta delle deiezioni animali. In aggiunta a questo al termine la nota contesta il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, arrivata al 60% contro il preventivato e sperato 75%.

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