giovedì, Dicembre 12, 2024

I nuovi Narcos, la rete dello spaccio tra Messina e la Colombia

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Dalle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 soggetti (9 dei quali in carcere e 2 agli arresti domiciliari), promotori e membri di un’organizzazione criminale che gestiva un lucroso traffico internazionale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina tra il Sud America e la Sicilia.

Le odierne investigazioni, condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, traggono origine dagli approfondimenti avviati nell’agosto 2017, a seguito del sequestro di circa un chilogrammo di cocaina spedito all’interno di un pacco proveniente dalla Colombia e occultata sotto la forma di chicchi di caffè, da qui il nome dell’operazione, intitolata “Cafè Blanco”.

A seguito del rinvenimento dello stupefacente presso l’aeroporto di Ciampino (Roma), venivano avviate mirate attività di polizia giudiziaria, tese ad individuare i reali destinatari dell’ingente quantitativo di narcotico, così accertando come l’illecita operazione repressa non avesse carattere di episodicità, bensì si inserisse in un più ampio e strutturato quadro delinquenziale, operativo nella Sicilia orientale e con ramificazioni anche in Germania, Olanda e Malta, oltre che in Sud America.

Nel dettaglio, emergeva come il quantitativo di “caffè”, spedito dal cittadino colombiano Carlos Manuel RAMIREZ DE LA ROSA, classe ’84, coadiuvato in Italia dalla compagna cubana Magalys SANCHEZ HECHEVARRIA, classe ’86, avrebbe dovuto essere ritirato, a Messina, dalla coppia Antonino DI BELLA, classe ’79 e Tindara BONSIGNORE, classe ’87, per conto del noto narcotrafficante catanese Salvatore Alfio ZAPPALÀ, classe ’77, dimorante a Sant’Alfio (CT), contiguo al clan mafioso Laudani di Catania, per il tramite del suo factotum Carmelo Antonio SANGRICOLI, classe ’77.

La droga, una volta estratta dall’ingegnoso metodo di occultamento, avrebbe soddisfatto le richieste del mercato della movida messinese, catanese e siracusana. In tale contesto, nei confronti del SANGRICOLI veniva sequestrato 1 kg di ecstasy, sotto forma di cristalli, a riprova della circostanza come il gruppo investigato fosse attivo nello smercio delle droghe nei locali da ballo.

A tal riguardo, si accertava come lo ZAPPALÀ potesse contare:
– da un lato, su un collaudato schema illecito che vedeva INTERLANDO Pasquale cl. 71, incaricato della logistica e custodia dello stupefacente, e MARIUTTI Luigi cl. 70, deputato ad occuparsi del pagamento dell’illecita sostanza a mezzo trasferimenti attraverso money transfer;
– dall’altro, sull’ausilio di un nutrito gruppo di spacciatori al dettaglio, tra cui gli odierni arrestati SETTIPANI Angela Desiree cl. 91, SPINALI Antonino cl. 94 e Dl GRANDE Federica cl. 93.

L’organizzatore colombiano RAMIREZ DE LA ROSA Carlos Manuel non è nuovo alle cronache giudiziarie nazionali, per essere già emerso in una complessa indagine sviluppata dalla Guardia di Finanza di Milano e che aveva portato al sequestro dell’ingente quantitativo di 12 Kg. di cocaina, di cui Kg. 3 detenuti presso l’abitazione dell’allora nota compagna di origini dominicane Marysthel POLANCO.

Secondo ipotesi investigativa, proprio la detenzione presso la casa circondariale di Caltanissetta del RAMIREZ, unitamente allo ZAPPALÀ Salvatore Alfio e al DI BELLA Antonino, costituiva il momento di incontro tra le rispettive organizzazioni criminali, sudamericana e siciliana. Le attività sono in corso di esecuzione a Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Varese ed in Spagna, con la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e delle competenti autorità di polizia spagnole. Nel corso delle perquisizioni eseguite stamattina, a conferma dell’attuale operatività dell’associazione per delinquere individuata, sono stati rinvenuti gr. 170 di ketamina e n. 835 pasticche di ecstasy con marchio “rolex”, sottoposti a sequestro presso l’abitazione di ZAPPALA’ Salvatore Alfio. Con l’operazione odierna, il Tribunale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Guardia di Finanza di Messina, oltre ad assicurare alla giustizia soggetti dediti alle attività di narcotraffico, hanno recuperato un ampio spazio di legalità, restituendolo alla collettività onesta.

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