È stato piuttosto acceso il dibattito scaturito dalla presentazione del dossier realizzato dalla Legambiente dei Nebrodi sulla gestione dei rifiuti e sui costi che determinano la tariffa per i cittadini di Capo d’Orlando.
Nel dossier si evidenzia che il Comune di Capo d’Orlando tra il 2015 e il dicembre 2018 ha pagato in media 2.189 euro per ogni viaggio verso la discarica di Catania dove vengono smalti i rifiuti indifferenziati, per un totale di 3 milioni e 300 mila euro. Costo medio che in molti dei comuni vicini è quattro volte inferiore: con il costo di ogni viaggio che ammonta in media a 582 euro.
I rifiuti sono tema importante tanto per le questioni ambientali, quanto per i costi che le famiglie sono chiamate ad affrontare. Per questo motivo gli ambientalisti dei Nebrodi hanno analizzato il contratto stipulato dal comune orlandino con il gestore, confrontandolo con le gestioni dei paesi vicini, come il Comune di Torrenova, preso ad esempio per aver introdotto con risultati ottimali la tariffazione puntuale dei rifiuti.
Con dovizia di riferimenti normativi e contrattuali, Legambiente ha spiegato che è possibile ridurre i costi a carico dei cittadini aumentando la quota di raccolta differenziata e, soprattutto, facendo pagare la spesa per il conferimento dei rifiuti indifferenziati a chi ne produce di più.
Secondo il sindaco Ingrillì, invece, il comune di Capo d’Orlando non è pronto per l’introduzione della tariffazione puntuale ed è arrivata la replica di Legambiente Nebrodi in un comunicato:
“Il Sindaco di Capo d’Orlando – si legge – si è pronunciato per il mantenimento dello status quo, pur condividendo i rilievi che abbiamo mosso sulla gestione del servizio e sui costi eccessivi. Ci sembra una posizione poco comprensibile dal momento che i numeri dimostrano l’insostenibilità finanziaria della gestione e che esistono margini per verificare e rivedere il contratto di appalto con il gestore. Inspiegabile è poi la sua chiusura rispetto alla possibilità di introdurre anche a Capo d’Orlando la tariffa puntuale sull’indifferenziato, che renderebbe virtuoso il sistema facendo pagare i costi di trasporto e di smaltimento a chi produce i rifiuti. Torrenova, comune dello stesso ARO, ha già introdotto la tariffa puntuale conseguendo risultati eccezionali in termini di percentuale di raccolta differenziata (82%) e di riduzione dei costi. Se, come afferma il Sindaco, la responsabilità della produzione di indifferenziato è da imputare ad una non meglio spiegata frammentazione del tessuto commerciale (in pratica gli esercizi commerciali non fanno la differenziata), non si vede il motivo per il quale il costo di questa inadempienza debba esser spalmato sugli utenti che rispettano le regole. Il Comune ha tutti gli strumenti per correggere le distorsioni registrate che, a lungo andare, potrebbero portare al default il bilancio dell’Ente la rassegnazione dell’amministrazione comunale davanti a questa realtà premia i furbi e danneggia la maggior parte dei cittadini.”