sabato, Dicembre 14, 2024

Barcellona. Truffa a un’anziana, avvocato finisce ai domiciliari

Un avvocato del foro di Barcellona Pozzo di Gotto è finito nei guai per una vicenda legata al riscatto di due polizze assicurative sottoscritte da una donna nel 2001 presso una banca. Saverio Camuti, 52 anni, dovrà rispondere del reato di truffa aggravata e tentata estorsione. I Carabinieri, che hanno eseguito un provvedimento emesso dal Gip a seguito di indagini condotte dal sostituto procuratore Rita Barbieri, lo hanno rintracciato a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Adesso l’uomo si trova ai domiciliari presso la sua abitazione barcellonese. Le indagini hanno preso il via nello scorso aprile a seguito della denuncia- querela presentata ai Militari dell’Arma di Montalbano Elicona da una donna di 86 anni e dalla nipote convivente di 28 anni. I Carabinieri hanno avviato le indagini, acquisendo testimonianze, riscontri documentali e accertamenti sul traffico telefonico. Dal materiale acquisito sarebbe emerso come il legale, approfittando di un rapporto di fiducia che durava da oltre vent’anni, abbia fatto sottoscrivere nel 2016 un atto pubblico alla donna per una procura a incassare in suo favore due polizze assicurative da circa cinquemila euro ciascuna. Il denaro è stato poi versato in una postepay del legale, comprensivo di interessi, per un importo di oltre 15.500 euro. L’anziana, che non ha mai ricevuto il denaro, si è sentita rispondere che quelle somme erano state investite nuovamente, senza alcuna ulteriore spiegazione. Inoltre, l’avvocato prospettava che c’erano ancora da pagare delle spese legate a una vecchia controversia civile promossa contro l’ormai defunto marito della donna. Così si faceva consegnare la somma di 800 euro complessivi. Con il passare del tempo, l’anziana ha richiesto all’avvocato la restituzione del denaro, spronata anche dalla nipote. Comprendendo che il rapporto fiduciario con la donna si stava incrinando, il legale avrebbe minacciato telefonicamente la giovane rivolgendole frasi dal contenuto intimidatorio, per costringerla a non intromettersi nella vicenda del riscatto delle polizze e per evitare che le due donne potessero rivolgersi a un altro avvocato per recuperare il denaro sottratto.

 

 

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