giovedì, Dicembre 12, 2024

Il Gac “Golfo di Patti” torna in corsa per i fondi europei

il Gruppo di azione costiera “Golfo di Patti” ritorna in corsa per i finanziamenti Ue, destinati ad interventi per l’attività della pesca nei territori di Barcellona, Oliveri, Falcone, Furnari, Terme Vigliatore, Milazzo, Patti e Gioiosa Marea. Si tratta di circa 16 milioni di euro per il 2014/2020, che si potranno sfruttare dopo che la prima sezione del Tar di Palermo ha accolto il ricorso del Gac “Golfo di Patti” presentato contro l’assessorato regionale dell’Agricoltura, allo sviluppo rurale e della pesca mediterranea e nei confronti di altri Gac siciliani.
Il Gac oggi Flag “Golfo di Patti”, rappresentato dall’avvocato Salvatore Librizzi, ha chiesto l’annullamento del decreto regionale del 21 marzo 2017, perché fu escluso dalla graduatoria, con questa motivazione: «società con partenariato non formalmente costituito». Per il Tar di Palermo, invece, si è concretizzata la costituzione di un valido rapporto di partenariato. Ecco perché il ricorso è stato accolto ed il decreto annullato. Ora la Regione deve rideterminare la graduatoria. Ma con quale punteggio sarà riammesso il “Golfo di Patti”? Con 58,750 indicato dalla Regione, che collocò il Gac fuori della graduatoria o 89,25 richiesto dal Gac? «Una cosa è il primo punteggio, che ci vede in ottava posizione – con un progetto ammissibile, ma non finanziato per questioni di budget – ben altra è il secondo, che ci colloca nelle prime posizioni», ha evidenziato il presidente regionale di “Fedagri Pesca” Nino Accetta. «Siamo comunque certi che l’assessore regionale Edy Bandiera ed il dirigente generale Dario Cartabellotta si attiveranno per aumentare il budget e finanziare tutti i i Gac ammessi in graduatoria».

Gli interventi oggetto del ricorso riguardano i territori di Barcellona, Oliveri, Falcone, Furnari, Terme Vigliatore, Milazzo, Patti e Gioiosa Marea; sono progetti finanziati per circa 16 milioni di euro e si riferiscono al potenziamento di luoghi di sbarco e delle strutture a terra e poi alla diversificazione della pesca, ittiturismo e pescaturismo.

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