giovedì, Marzo 28, 2024

Guardia di Finanza, il bilancio di un anno di attività

Questa mattina, con una sentita cerimonia interna svoltasi nella caserma “S. Cotugno” di via Tommaso Cannizzaro, la Guardia di Finanza di Messina ha celebrato il 244° anniversario della fondazione.

Innanzi a una rappresentanza delle Fiamme Gialle peloritane del contingente ordinario e aeronavale, nonché dei componenti dell’Associazione Nazionale dei Finanzieri d’Italia, il Comandante Provinciale, Col. t. SFP Vincenzo Tomei, ha evidenziato l’importanza del messaggio del Capo dello Stato, inviato a tutti i finanzieri in occasione della ricorrenza, nel quale si esprime la riconoscenza per l’impegno a difesa della sicurezza economicofinanziaria del Paese, base essenziale per ogni democrazia.

Significativi sono i risultati raggiunti nei diversi settori istituzionali attribuiti alla Guardia di Finanza, quale moderna polizia economica e finanziaria.

La lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali

Nel corso dell’anno 2017 e nei primi cinque mesi dell’anno in corso sono stati scoperti 117 evasori fiscali.

Tra questi vi sono, principalmente, grandi evasori fiscali che a livello provinciale, in un anno e mezzo hanno nascosto allo Stato un base imponibile di oltre 170 milioni di euro (pari al 58 % di quella complessivamente segnalata).
L’attività ispettiva sopra indicata ha consentito di scoprire significative frodi cosiddette “carosello”, ovvero società “cartiere” o “fantasma” che costituiscono crediti IVA fittizi da utilizzare per indebite compensazioni di imposte e contributi: sono tredici i casi scoperti, che hanno sottratto un’Iva all’Erario per oltre un milione e mezzo di euro.
Nel settore della fiscalità internazionale i casi di evasione scoperti nel 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 sono stati due, di cui uno particolarmente importante per la base imponibile sottratta a tassazione e per l’insidiosità del meccanismo fraudolento adottato.

Frodi fiscali anche internazionali

Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi fiscali: 704 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale.
Denunciati 150 soggetti ed eseguiti 8 arresti per reati fiscali, in un anno e mezzo di attività. Tra questi gli illeciti più insidiosi e pericolosi per la stabilità economico – finanziaria del Paese e per la libera concorrenza tra imprese: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a oltre 12 milioni e 700mila euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per 41 milioni di euro.

L’economia “invisibile”, le accise, i giochi e le scommesse clandestine

Sono 77 le persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali) responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, 18 milioni e 200 mila euro di IVA.
Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 151 datori di lavoro per aver impiegato 429 lavoratori in “nero” o irregolari.
Nel settore delle accise, i 46 interventi conclusi dalle Fiamme Gialle hanno portato al sequestro di oltre 84 tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode.
A questi si aggiunge un consumato in frode pari a circa 3.117 tonnellate.
Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti oltre 61 controlli con una percentuale di irregolarità pari al 77%. Sequestrati 50 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento e 53 punti clandestini di raccolta scommesse.

Contrasto agli illeciti in materia di Spesa Pubblica

Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la spesa pubblica, cioè il contrasto alle indebite percezioni di contributi pubblici sia a carico del bilancio dello Stato, della Comunità Europea, dell’INPS e degli altri soggetti pubblici.
In tale ambito, nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria e/o segnalate alla Corte dei Conti oltre 800 persone, che hanno percepito indebitamente contributi pubblici e provvidenze previdenziali e assistenziali per oltre 41 milioni euro, di

cui circa 3,6 milioni quelli relativi alle false pensioni di invalidità e indebita percezione di indennità di disoccupazione agricola percepita da soggetti che non svolgevano alcuna attività lavorativa nel settore dell’agricoltura.
Nel dettaglio, l’attività a contrasto della corruzione nel settore pubblico, ha consento di denunciare 77 responsabili, di cui 59 pubblici ufficiali che devono rispondere anche del reato di peculato per oltre 7 milioni e 600 mila euro.
Mentre, il danno erariale cagionato dai 401 responsabili, nell’ultimo anno e mezzo, ammonta da 15 milioni e 600 mila euro.
Nel comparto del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, sono stati interessati da sequestri beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie per oltre 21 milioni e 500 mila euro.
Proseguendo, in ambito sanitario, sono state riscontrate irregolarità nel 95% dei controlli effettuati per la spesa sanitaria e il 44 % in quelli per le prestazioni sociali agevolate, ovvero indebite percezioni di borse di studio, esenzioni ticket, assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche etc.

Contrasto alle mafie e lotta al riciclaggio

Nell’ultimo anno e mezzo, le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato al sequestro di beni e valori per oltre 12 milioni di euro, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a oltre 41 milioni di euro. Mentre, nello stesso periodo, il valore del riciclaggio accertato si è attestato attorno ai 45 milioni di euro, a seguito dei 27 interventi eseguiti, con la conseguente denuncia per
riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 81 persone (di queste 4 agli arresti), nei cui confronti sono state avanzate alla Magistratura proposte di sequestro per quasi 87 milioni di euro.
Sono state, inoltre, esaminate 178 Segnalazioni di Operazioni Sospette, pervenuta dagli Istituti di credito e dai professionisti, tenuti per legge, che hanno portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 10 soggetti.
Scoperti infine reati fallimentari che hanno comportato proposte di sequestro e sequestri di beni per oltre un milione e 200 mila euro su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 15 milioni e 800 mila euro.

Il mercato del falso

In questo settore, nell’ultimo anno e mezzo, i Reparti operativi del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito 180 interventi, svolgendo 30 deleghe dell’Autorità giudiziaria, effettuando sequestri di 960 mila articoli, tra quelli contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e i prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.

Banconote false

La contraffazione non risparmia alcun settore: ne sono testimonianza le banconote, le monete, i titoli, i certificati e i valori bollati falsi sequestrati dai reparti dipendenti da questo Comando Provinciale dal 1° gennaio 2017, per un valore complessivo di 15 mila euro. Denunciate 13 persone.

Traffici illeciti via terra

Dal 1° gennaio 2017 sono stati 77 i soggetti denunciati e 26 quelli tratti in arresto per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre sono stati sequestrati quasi 130 chilogrammi di droghe pesanti e leggere, nel corso dei 183 interventi.

Campagna estiva

Per l’intero periodo estivo, sul territorio, i Reparti Territoriali e Aeronavali del Corpo continueranno a garantire una costante presenza a favore dei villeggianti e delle imprese che operano lungo le coste italiane.
Un piano straordinario di rafforzamento del dispositivo di sicurezza economico – finanziario nazionale è già in campo per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa.
Il controllo economico del territorio, infine, contribuirà al presidio di strade, aree urbane, porti, aeroporti, frontiere marittime e terrestri per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro nonché per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.

La cerimonia si è conclusa con la lettura della preghiera del Finanziere.

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