Grande partecipazione nella splendida cornice del Castello Gallego per la presentazione della lista “MANCUSO SINDACO – UNITI PER SANT’AGATA”.
Applausi della folla per il candidato sindaco Bruno Mancuso, i due assessori designati ed i sedici candidati al consiglio comunale, che correranno al suo fianco nella competizione elettorale del prossimo 10 giugno.
Una serata introdotta da un video che ha ricordato i grandi risultati già raggiunti nei nove anni delle prime due amministrazioni guidate da Bruno Mancuso dal 2004 al 2013. Quindi, l’ingresso su palco dei candidati:
“Abbiamo condotto un percorso di assoluta coerenza e chiarezza, con straordinaria linearità – ha detto Mancuso – guardando sempre e solo a casa nostra. Abbiamo assistito ad un valzer di annunci, ritiri e ripensamenti mentre noi non abbiamo mai cambiato idea. Abbiamo formato la nostra lista che oggi possiamo presentare a testa alta alla gente. La nostra è una coalizione con basi solide ed importanti, capace di far ripartire il nostro paese”. Lo stesso Bruno Mancuso ha quindi illustrato alcuni passaggi chiave del programma elettorale che nei prossimi giorni sarà distribuito alla cittadinanza. “Lavoreremo per restituire dignità a Sant’Agata, ci impegneremo affinché la gente possa ritrovare l’orgoglio di appartenere a questa nostra grande Città”, ha detto Mancuso tra gli applausi scroscianti della platea.
“Dobbiamo rendere Sant’Agata bella ed accogliente, pulita e decorosa dopodiché potremo aprirci allo sviluppo turistico valorizzando le nostre risorse.
Dobbiamo far capire a tutti che Sant’Agata è un luogo in cui è bello vivere e che vale la pena visitare, dove c’è gente ospitale, con un lungomare tra i più affascinanti della Sicilia, aree pedonali, un tessuto sociale di valore, una parte commerciale ed imprenditoriale di qualità, luoghi di aggregazione e divertimento, pesce fresco e bontà enogastronomiche, una spiaggia fruibile da tutti e strade in ordine. Un paese che ha rispetto per le fasce deboli, dove i servizi sono assicurati e si vive bene con rispetto del prossimo. Questa è la Sant’Agata che vogliamo!”.